Non è vero che il debito continua a crescere. Quest'anno si stabilizza e poi continua a scendere (La Repubblica, 18 aprile 2015).C'è poco da replicare a quanto affermato dal Ministro, e, magari, tempo permettendo, lo farò nei prossimi giorni con qualcosa di più articolato e dettagliato.
Per il momento possiamo ricordare che la speranza del Ministro dell'Economia è la stessa espressa da tutti i governi precedenti, a partire dal governo Monti.
Peccato, però, che le cose siano andate dannatamente in senso opposto e, allo stato attuale, non c'è ragione per ritenere che le tendenze di declino dell'italia possano essere invertite.
Il grafico che segue lo conoscete già e rappresenta gli errori nella stima del rapporto debito Pil da parte dei vari governi.
Per dovere di precisione c'è da segnalare che il rapporto debito/pil ha beneficiato dei nuovi nuovi criteri (Esa2010) di determinazione del PIL introdotti da ottobre 2014. In pratica, considerando nella determinazione del PIL anche talune attività criminali e non solo, aumenta il volume del PIL. Ne consegue che migliora anche il rapporto debito/Pil, con l'ovvia conseguenza di far apparire il debito pubblico più sostenibile di quanto non sia.
Ma i governi italiani, in fatto di errori previsionali nella determinazione del debito, non sono i soli ad aver sbagliato clamorosamente, e sono in buona compagnia di un foltissimo gruppo di istituzioni internazionali, come ad esempio il Fondo Monetario Internazionale.
Per l'Italia, gli scenari possibili sono quelli descritti QUI