Il mio smodato amore per i cimiteri mi porta, in ogni città in cui mi trovo, ad essere attratta magneticamente da questi luoghi.A Parigi, a Cagliari, a Roma e ovviamente anche a Palermo una visita al cimitero monumentale è stata d'obbligo.E Milano?Sono qui da quasi un anno e non avevo ancora visitato questo cimitero monumentale.
Domenica scorsa ho passato una bella giornata col consorte, siamo stati un po' in giro e, fra le altre cose, abbiamo visitato anche il cimitero...e io ho fatto qualche foto...volete vederle? :)
Prima che chi di voi è esperto o anche solo appassionato di fotografia si lanci in un j'accuse devo dire, a mia discolpa, che queste foto son fatte con un misero Iphone - ho sentito un rimorso d'amore materno a chiamarlo misero però ammetto che per far fotografie esistono strumenti più adatti :D
Ormai da lungo tempo pondero l'acquisto di una macchina fotografica figa (questo è il massimo del tecnicismo che avrete da me, almeno per il momento!) ma ho sempre rimandato perché sarebbero sia una spesa che un impegno abbastanza pesante: se comprassi una reflex a peso d'oro vorrei conoscerla, saperla usare e imparare a fare foto veramente fighe ma non ho né il tempo né la voglia, devo ammetterlo, di mettermi lì a studiare da zero (perché non ne capisco una mazza) la fotografia e i suoi annessi e connessi.
Ragion per cui, almeno per adesso, mi diletto a far fotografie con i limitatissimi strumenti a mia disposizione così, tanto per fissare scorci che mi appassionano, che mi trasmettono qualcosa.
La mia amica Sonia, grande amante e esperta di fotografia, che è anche la mia consulente personale quando mi viene il ghiribizzo e inizio a chiederle informazioni su reflex, obiettivi et cetera, una volta mi ha detto di lasciar perdere il povero manuale di fotografia che giace intonso sul desktop del mio laptop e di fotografare e basta. E così io faccio.
Non so il perché di questo amore per i cimiteri.
Non sono una persona religiosa, né spirituale, non credo nell'oltretomba eppure quei luoghi mi investono con il loro silenzio, mi invadono e mi pacificano.
In più, trovarmi sulla tomba di una persona che ha reso la mia vita in qualche modo migliore - con i suoi libri, ad esempio - mi regala un'emozione immensa.
Quando sono stata a Parigi uno dei miei pensieri principali era andare a visitare il cimitero di Montparnasse in cui riposa la cara Marguerite Duras.
Fermarmi qualche istante sulla sua tomba mi ha fatto sentire vicinissima a lei anche se sapevo perfettamente che lei non era lì. Ho sentito ancora una volta e tutte insieme le emozioni che ho provato leggendo i suoi romanzi e mi sono sentita infinitamente grata.
Credo sia proprio questa la corrispondenza d'amorosi sensi di cui scrisse il buon Foscolo e credo valga sia per persone care - nel senso di familiari - sia per persona care eppure sconosciute.
A volte, camminando fra le tombe, sento questo tipo di emozioni anche verso nomi e volti totalmente sconosciuti: proprio domenica, all'interno del colombario, il viso di una bimba, leggo la data, è morta a tre anni. Non è pena, non è, ovviamente, affetto. E' una sorta di tenerezza che ti prende un attimo, pensi a quella vita, brevissima, chissà cosa c'è stato in quei tre anni, cosa ha pensato, vissuto.
Spero che le mie foto vi siano piaciute, mi piacerebbe sapere che rapporto avete voi con i cimiteri: vi piacciono, vi atterriscono, vi fanno sentire tristi?
Fatemi sapere e se ci ritroveremo un nutrito gruppo di appassionati di cimiteri magari potremo fare un bel raduno fra le lapidi leggendo Foscolo e Thomas Grey! :D