Quasi alle porte del piccolo paese (419 residenti!) dall’autoradio si liberano le note di “Gonna Fly Now” dal primo “Rocky”. Buon auspicio, per chi, come me, ritiene che nulla avvenga per caso. Poi, di seguito, “the house of the rising sun” degli Animals. Non male neppure questo: “rising” mi suggerisce l’idea di una crescita.
Il paesello accoglie ogni anno una sorprendente quantità di podisti che si cimentano nei 5 chilometri (e qualcosina) del tracciato. Di certo, è una gara ben organizzata, con iscrizioni veloci e ristoro adeguato quanto a varietà e quantità.
Breve riscaldamento, soliti timori sulla tenuta della schiena, ed è già ora di schierarsi sulla linea di partenza. Mi sistemo in posizione tale da scongiurare il rischio di “tappi: il tracciato è stretto e le persone tante, più dei residenti. E’ così corta, la gara, che mi posso permettere di spingere da subito: 4:13 il primo chilometro, 4:06 il secondo. Calzo scarpe nuove. Ammetto di essere fortunato nella scelta delle calzature: dapprime Nike Pegasus, buone poi Saucony Pro Grid Jazz, ottime, ed ora il battesimo ufficiale di queste Mizuno Wave Fortis 3, eccellenti, portate a casa l’altro ieri ad un prezzo competitivo (78 euro).
E’ così corta, la gara, che posso permettermi di spingere da subito. E’ una velocità “percepita” in quanto dall’ amico-nemico Garmin oggi mi farò informare solo dei chilometri percorsi, e non del passo medio. Sto cercando di disintossicarmi dal bisogno costante di informazioni sul “come sto andando”.
Lieve flessione al terzo chilometro (4:23) e poi si torna a scendere, con l’ultimo a 4:09 (su tratto asfaltato). Mi rendo conto da subito che il risultato non è male: quest’anno trovo posto molto più avanti nella fila per la consegna dei cartellini.
Settantaquattresimo, a 4:13 di passo medio, contro i 4:31 dell’anno prima. Considerato lo sterrato, il risultato mi sorprende. Che sia davvero l’anno dei 4? Di sicuro oggi è il giorno dei...46
Saluti a tutti.