Concentrato sopratutto sulla musica, in questo periodo gli allenamenti si sono progressivamente trasformati da mezzo per preparare competizioni a mero strumento per rimanere in forma.
Vale la pena scrivere invece della gara di ieri, a Sparone. Dopo tanto tempo, tutto ha funzionato alla perfezione. Le gambe c'erano, la voglia tornata quella di un tempo, la concentrazione pure. E dire che avevo deciso di parteciparvi soltanto sabato. La gara di Sparone, infatti, facente parte del campionato UISP canavesano, aveva prevalso sulla "Camminata alpina" di Tricerro (9 km interamente pianeggianti tra le risaie) solo perché più vicina e con un orario tale da evitare a me e Lia la solita levataccia del "chi ce l’ha fatto fare?".
Supero altri sparsi gruppetti ed infine l'arrivo al traguardo, al 55esimo posto su 109 concorrenti, decimo di categoria, posizione da me mai raggiunta in tutte le gare UISP disputate, mi vede finalmente sorridente e soddisfatto, ed anche leggermente incredulo.
Non è tanto la posizione in classifica a meravigliarmi, non da urlo in senso assoluto quanto il deciso miglioramento della condizione fisica e mentale.
Bisogna considerare, pure, che avevo alle spalle otto giorni di stop completo (in Portogallo, durante le vacanze, le scarpe le avevo portate, ma mai indossate), esclusi tre risicati allenamenti nei giorni immediatamente precedenti.
Però, proprio durante uno di questi ultimi allenamenti ho avuto un barlume, un frammento di illuminazione podistica. Questa:
Non devo cercare la velocità FUORI da me; non è qualcosa da raggiungere.
La velocità che cerco e' già in me, occorre invece TIRARLA FUORI.
Si tratta di vedere le cose da un diverso punto di vista, di adottare un diverso abito mentale .
Vi lascio a riflettere :-)
Un saluto!