Mio zio era un asso nel preparare i coni di carta.Aveva un piccolo negozio in un sobborgo di Atene.Uno di quelli negozi che vendono un po’ di tutto; sigarette, dolci, frutta secca, bibite, gelati, quaderni, detersivi, etc. etc. Una sorta di bottega di paese.
Preparava i coni di carta per infilarci le noccioline, i semi di girasole o di zucca, i ceci abbrustoliti, che all’epoca tutto quanto si vendeva esclusivamente sfuso.
Impilava i coni secondo il valore della merce; dimensioni di 2 dracme, di 3, di 4 e se non ricordo male credo arrivasse fino a 5; superare le 5 dracme significava che si dava un party e quindi si andava a fare spesa altrove!!!!!
Io ho provato a fare un cono decente ma mi è riuscito proprio male; mi sono autoassolta pensando che è colpa della cartaforno, troppo scivolosa!!!
Le fave le ho fatte innanzitutto perché sgranocchiare è il mio passatempo preferito e poi per completare la trilogia di legumi fritti: fagioli, ceci e fave.
Le ho messe a mollo in acqua fredda per 24 ore, cambiando l'acqua un paio di volte. Una volta scolate, le ho asciugate bene e le ho fritto in olio di arachidi bollete.
Le ho tolte con la schiumarola e le ho sistemate in carta assorbente; ho condito con del sale e della paprika dolce.