Nel febbraio 2013 il segretario del Pd era Pier Luigi Bersani e, scavando negli archivi, si scopre che gli impresentabili dem erano “soltanto” sette su quaranta. A dicembre dello stesso anno Renzi ha conquistato il partito e i 7 sono diventati 27 (due sottosegretari e 25 parlamentari), e di mezzo c’è pure l’arrestato (ora ai domiciliari) Francantonio Genovese. Ecco l’elenco.
- Francesca Barracciu, sottosegretario. Richiesta di rinvio a giudizio: accusa di peculato per l’utilizzo di 78.000 euro di fondi da consigliere regionale sardo.
- Vito De Filippo, sottosegretario. Imputato nel processo “Rimborsopoli” che ha coinvolto oltre 40 consiglieri uscenti della Regione Basilicata.
- Luisa Bossa, deputata. Indagata per corruzione nell’ambito di un’inchiesta sugli appalti di Ercolano, dove è stata sindaco per dieci anni.
- Matteo Richetti, deputato. Indagato per peculato nel processo sui rimborsi spese in Emilia-Romagna. Ha chiesto il rito abbreviato.
- Daniela Valentini, senatrice. Indagata nell’inchiesta che coinvolge ex consiglieri della Regione Lazio riguardo la gestione dei fondi dei gruppi.
- Francesco Scalia, senatore. Nella stessa inchiesta della Valentini sui fondi regionali, compare il nome dell’ex presidente della Provincia di Frosinone.
- Claudio Moscardelli, senatore. Spese pazze in Regione Lazio, indagato il politico di Latina. L’inchiesta di Rieti è passata per competenza a Roma.
- Carlo Lucherini, senatore. Nel fascicolo sulle spese pazze in Regione, adesso nelle mani dei pm di Roma, c’è anche il politico di Monterotondo.
- Marco Di Stefano, deputato. Indagato per corruzione nell’inchiesta su una presunta tangente da 1,8 milioni. Coinvolto pure nelle spese pazze laziali.
- Francesco Sanna, deputato. Coinvolto nell’inchiesta sui rimborsi pubblici ai gruppi durante la scorsa legislatura regionale sarda.
- Giuseppe Luigi Cucca, senatore. Il capogruppo dem in Giunta per le autorizzazioni, di solito clemente con i colleghi, è indagato per peculato.
- Paolo Fadda, deputato. L’ex sottosegretario del governo Letta è indagato nell’inchiesta-bis sulle spese dei consiglieri regionali sardi.
- Francantonio Genovese, deputato. Dopo un periodo in carcere, è da poco ai domiciliari. È accusato di associazione a delinquere, truffa e frode fiscale.
- Maria Tindara Gullo, deputato. A processo per falso ideologico nell’inchiesta messinese “Fake”. Vicina a Genovese, cercò di salvarlo dagli arresti.
- Claudio Broglia, senatore. È accusato di non aver denunciato truffe di famiglie che hanno ricevuto illegittimamente contributi per il sisma del 2012.
- Nicodemo Oliverio, deputato. Imputato per bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale aggravata processo patrimonio Dc.
- Andrea Rigoni, deputato. Condannato in primo grado a 8 mesi e poi prescritto in appello per lavori abusivi nella sua villa.
- Salvatore Margiotta, deputato. Condannato in appello a 18 mesi per turbativa d’asta e corruzione: appalto per la costruzione del Centro Oli della Total.
- Paola Bragantini, deputata. Indagata per truffa aggravata per i gettoni percepiti per le “giunte fantasma” della Circoscrizione 5 di Torino.
- Bruno Astorre, senatore. Coinvolto, con l’accusa di peculato, nell’inchiesta sui rimborsi spese della Regione Lazio.
- Demetrio Battaglia, deputato. Coinvolto nell’inchiesta sui rimborsi pubblici relativa alla scorsa consiliatura nella Regione Calabria.
- Bruno Censore, deputato. Indagato per peculato in concorso con il suo ex capogruppo in Calabria. Gli hanno sequestrato 10.000 euro.
- Ferdinando Aiello, deputato. Eletto con Sel e poi passato al Pd è indagato per peculato nell’inchiesta sui rimborsi calabresi “erga omnes”.
- Ilaria Capua, deputato (Scelta civica). Indagato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, abuso d’ufficio e traffico illecito di virus.
- Pierpaolo Vargiu, deputato (Misto). Indagato nell’inchiesta sui rimborsi regionali in Sardegna. Da tesoriere ha gestito un milione di euro.
- Nicola Fratoianni, deputato (Sel). Rinviato a giudizio per favoreggiamento personale nell’inchiesta “Ambiente svenduto” sull’Ilva di Taranto.
- Giancarlo Giordano, deputato (Sel). Richiesta di rinvio a giudizio per il disastro “Isochimica”, all’epoca dei fatti componente della giunta di Avellino.
- Davide Faraone, sottosegretario (Pd). A breve dovrebbe uscire da questa lista: il pm ha chiesto la sua archiviazione per le spese pazze della Regione Sicilia