Si pensò subito ad un episodio di racket finito male, un tentativo di intimidazione o danneggiamento mal calcolato, negli effetti devastanti. Ma questa tesi non convinceva del tutto i magistrati, che sono riusciti a scoprire delle connessioni tra Cirillo e Mezzo: i due in passato avevano già “lavorato” per truffare un’assicurazione, simulando un falso incidente stradale. Tanti piccoli dettagli hanno portato ad alcune prove, sufficienti per giustificarne l’arresto. Il movente è sempre quello: dare alle fiamme il locale per intascare i soldi dell’assicurazione appena stipulata. Cirillo, secondo l’accusa, avrebbe assoldato i due per aiutarlo nella truffa. La vittima iniziale si è così trasformata in delinquente, e i delinquenti iniziali, vittime. Cirillo è attualmente agli arresti domiciliari.
Fece bruciare il suo pub per soldi, morì giovane nel rogo
Creato il 29 novembre 2011 da LapulceonlinePotrebbero interessarti anche :