La nuova moda, che viene dagli Stati Uniti, consiste nel congelare ovociti in giovane età per diventare mamma anche dopo i quarant’anni: si tratta dell’egg freezing.
E’ possibile che una donna diventi mamma a quarant’anni con gli ovociti di dieci anni prima? Assolutamente sì. L’egg freezing, cioè il congelamento di ovociti, è l’ultima moda degli USA e si sta diffondendo anche nel nostro Paese.
Dal momento che oggi molte donne – tra gli studi e gli impegni di carriera – non pensano a diventare mamme prima dei quarant’anni, i medici consigliano di congelare gli ovociti prima dei trenta. In Italia questa procedura costa tra i due e i tremila euro, con costi di conservazione in azoto liquido dai 150 ai 300 euro all’anno.
Questo fenomeno ovviamente non può che generare dubbi di carattere morale: è davvero sicuro che questi ovociti siano utilizzabili in futuro? Ha senso sottoporsi a una procedura medica - farmaci per la stimolazione dei follicoli, anestesia per il prelievo, ecografie e test - senza sapere se questi ovociti saranno utilizzati in futuro?
Secondo gli esperti, infatti, vi sono almeno due punti critici sul piano biologico legati all’egg freezing: l’età in cui si congelano gli ovociti e quella in cui si desidera avere un bambino. Spesso in Italia le donne vogliono congelare gli ovociti a 38/39 anni, un’età in cui le probabilità sono molto basse. Questa operazione dovrebbe essere fatta entro i trent’anni, perché le possibilità di gravidanza futura sono più alte e perché nelle donne più anziane non è facile trovare una quindicina di ovociti. Inoltre il congelamento degli ovociti prelude al ricorso a tecniche di fecondazione assistita.
L’altra criticità è legata all’età in cui si vuole diventare mamma, e oggi è sempre più elevata: una gravidanza a quarant’anni presenta rischi anche gravi. Inoltre, non vi è mail la possibilità al cento per cento che l’ovocita scongelato, fecondato, diventi embrione.
Fonte: “La Repubblica”