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Fecondazione eterologa, arriva il sì delle Regioni: sarà gratis per le donne in età fertile

Creato il 04 settembre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

I tecnici della Commissione salute della Conferenza delle Regioni hanno messo a punto il documento tecnico per l’introduzione della fecondazione eterologa in Italia, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha abolito il divieto previsto dalla legge 40. Il documento sarà giovedì sul tavolo della Conferenza delle Regioni, convocata in via straordinaria anche per discutere dell’attuazione dell’eterologa.

(generaroma.it)

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Le Regioni hanno deciso la gratuità o il ticket per la fecondazione eterologa. Ricalcando quanto dettato dalla legge 40/2004 sulla fecondazione omologa, i rappresentanti delle Regioni hanno deciso che la fecondazione eterologa sarà gratuita o sottoposta a ticket, quindi accessibile nelle strutture sanitarie pubbliche, per le donne in età potenzialmente fertile. Per quanto riguarda la “corrispondenza” fra caratteristiche fisiche di donatori e ricevente, le Regioni sono orientate, a quanto si apprende, “su un piano di estrema ragionevolezza” e, quindi, probabilmente a favore di tale corrispondenza, almeno per quanto riguarda il colore della pelle.

Lorenzin: “Bene l’accordo tra le Regioni su eterologa, ma è necessaria una legge necessaria”. “E’ un bene che le Regioni trovino un accordo sulla fecondazione eterologa, ma una legge è necessaria” ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenendo a Tgcom24. “Le Regioni si vedranno domani perché vogliono partire senza disparità. Credo che sia buono un accordo fra di loro – ha affermato – ma una legge è necessaria, perché solo una legge nazionale può recepire la direttiva europea che mette in sicurezza le donazioni, può permettere un registro” dei donatori “e anche l’inserimento nei Lea e nei ticket dell’eterologa. Le Regioni fanno bene a lavorare insieme, in modo che non ci siano disparità fra una e l’altra”. ”Allo stesso momento – ha aggiunto – ho mandato la bozza del decreto alla Camera e al Senato, spero che il Parlamento possa lavorare in tempi veloci, almeno per quelle norme che ci permettono di recepire le direttive europee e di poter effettuare in sicurezza una pratica che riguarda bambini che nasceranno e che – ha concluso – devono avere una sicurezza pari agli altri”.

Il parere positivo dei presidenti delle regioni: Zaia, Rossi, Serrachiani e Chiamparino.

“Le Regioni hanno deciso all’unanimità di andare avanti con le linee guida affinché l’eterologa diventi una realtà e si colmi il vuoto legislativo”. Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia, lasciando la conferenza delle Regioni. ”Quello che abbiamo fatto è arrivare, con grande senso di responsabilità, a un accordo affinché ci sia omogeneità di trattamento – ha sottolineato il presidente della Toscana, Enrico Rossi - La tendenza adesso è garantire su tutto il territorio nazionale alle stesse condizioni questo diritto. La data ‘X’ – ha ribadito Rossi – non è oggi, ma è stato il 9 aprile, quando la Consulta ha dichiarato illegittimo il divieto di eterologa. Il ministero della Salute avrebbe dovuto leggere la sentenza della Corte Costituzionale, e sarebbe bastato adottare provvedimenti di natura amministrativa”.

“Le Regioni hanno condiviso un documento e questo è uno stimolo per il Parlamento ad agire in fretta per avere regole comuni a garanzia di un sistema che ha bisogno di rimanere pubblico in tutte le sue parti” ha commentato Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia. “L’impegno che le Regioni si sono assunte – ha aggiunto – è di avere un pronunciamento delle Giunte in modo che questa condivisione sia strutturata su un documento”. Il presidente delle Regioni, Sergio Chiamparino, invece, ha spiegato che “l’orientamento è sostanzialmente che il ticket che si paga per la fecondazione omologa, sia la base anche per l’eterologa. Il ministro della Salute, che ho incontrato con Stefano Caldoro, si è mostrata d’accordo con le linee proposte, dato anche che tengono conto del suo decreto – ha informato Chiamparino -. Le condivide a pieno anche nella parte in cui si prevede che nei Lea siano incluse tutte le tecniche di Pma. Ovviamente per concretizzare questo c’è bisogno che il Parlamento legiferi e colgo l’occasione per fare un appello molto accorato al Parlamento affinché sulla base di questo accordo metta mano alla materia”. “Riteniamo – ha concluso – che ci siano le condizioni per legiferare in tempi brevi. Nel frattempo le singole Regioni cominciano a operare e l’orientamento è di farlo assimilando l’eterologa all’omologa”. (ADNKRONOS)


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