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Fede e le frasi "omofobe" su Vendola: presentato esposto all'Ordine dei Giornalisti

Da Avvdanielaconte

Emilio Fede

Paola Concia, deputata del PD, ha presentato un esposto all'Ordine dei Giornalisti nei confronti di Emilio Fede - il giornalista 80enne Direttore del TG4 - per le frasi "volgari" e "omofobe" pronunciate nei confronti di Nichi Vendola - leader del SEL e Governatore della Puglia - durante un'intervista della trasmissione radiofonica "La zanzara". 
Nell'esposto si parla di "palesi" violazioni della "carta dei doveri del giornalista" e del "codice deontologico per il trattamento dei dati personali"  e si sollecita un'azione disciplinare nei confronti di Fede a tutela degli "omosessuali italiani, che si sono sentiti offesi da quelle frasi omofobe".
Dopo l'intervista, infatti, gli omosessuali hanno espresso la loro rabbia con messaggi e post sui social network.
Il popolare giornalista, durante l'intervista del conduttore radiofonico Giuseppe Parenzo andata in onda il 21 settembre 2011, ha detto che Vendola "con i maschi non ha nulla a che vedere", e che "Va capito, davanti e di dietro". Ancora, in riferimento al processo in cui è indagato per favoreggiamento alla prostituzione nei confronti di Ruby, ha detto che "Speriamo che Vendola mi venga a trovare in cella. Io mi paro il c..o, però ". 
Nell'esposto si precisa che queste affermazioni violano più norme della "Carta dei doveri del giornalista" e del Codice deontologico, commettendo il reato di diffamazione nei confronti di Vendola.
La deputata Concia precisa, in proposito che è "tra i doveri del giornalista quello di non discriminare nessuno per la sua razza, religione, sesso, condizioni fisiche o mentali, opinioni politiche. Il riferimento non discriminatorio, ingiurioso o denigratorio a queste caratteristiche della sfera privata delle persone è ammesso solo quando sia di rilevante interesse pubblico.
La Carta dei diritti del giornalista, poi, stabilisce che "il commento e l'opinione appartengono al diritto di parola e di critica e pertanto devono essere assolutamente liberi da qualsiasi vincolo", ma "Il giornalista ha il dovere fondamentale di rispettare la persona, la sua dignità e il suo diritto alla riservatezza e non discrimina mai nessuno per la sua razza, religione, sesso, condizioni fisiche o mentali, opinioni politiche". 
Vedremo gli sviluppi della vicenda e la decisione che prenderà l'Ordine dei Giornalisti a seguito dell'esposto
Ecco l'audio dell'intervista a Emilio Fede pubblicato sul sito del quotidiano "la Repubblica": 
Roma, 28 settembre 2011   Avv. Daniela Conte  RIPRODUZIONE RISERVATA


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