“Purtroppo molti cristiani restano ai margini della vita ecclesiale. L’amore di Dio non può avere alcun limite umano e nessuno può e deve essere escluso e discriminato per la propria condizione di status sociale e di identità affettiva”
sostiene D’Angelo (ex diacono del salernitano che ha chiesto la riduzione allo stato laicale nel 2009) che specifica che, seppur senza valore giuridico, la cerimonia rappresenta un segnale importante per i tanti fedeli che sono esclusi dalla Chiesa cattolica.