“Chi crede ha la vita eterna”(Gv. vv.44-47)
Ci stupisce e ci fa riflettere questa “parola” del Signore - ha ricordato Papa Francesco nella giornata di domenica scorsa all’Angelus.
Essa introduce nella dinamica della fede che è relazione : la relazione tra la persona umana,cioè tutti noi, e la Persona di Gesù., dove un ruolo decisivo gioca il Padre, e naturalmente anche lo Spirito Santo.
Non basta incontrare Gesù per credere in Lui. Non basta leggere la Bibbia, il Vangelo.
Questo certamente è importante ma non basta. E non lo è nemmeno assistere a un miracolo, come, ad esempio, a quello della moltiplicazione dei pani.
Tante persone sono state a stretto contatto con Gesù e non gli hanno creduto, anzi lo hanno anche disprezzato e condannato.
E io mi domando : perché questo? Non sono stati attratti dal Padre?
No, questo è accaduto perché il loro cuore era chiuso allo Spirito di Dio.
E, se tu hai un cuore chiuso, la fede non entra. Dio Padre sempre ci attira verso Gesù: siamo noi ad aprire il nostro cuore o a chiuderlo.
Invece la fede, che è come un seme nel profondo del cuore, sboccia quando ci lasciamo attirare dal Padre verso Gesù, e “andiamo a Lui con il cuore aperto, senza pregiudizi.
Allora riconosciamo nel suo Volto il Volto di Dio e nelle sue parole la Parola di Dio, perché lo Spirito Santo ci ha fatto entrare nella relazione d’amore e di vita che c’è tra Gesù e Dio Padre.
E lì noi riceviamo il dono, il regalo della fede. [Francesco, vescovo di Roma]
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)