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Federica pellegrini e il suo personale mental coach daniele popolizio

Da Certifiedmentalcoachitalia

Scommetto che alla stragrande maggioranza delle persone, e badate bene è del tutto normale, io stessa non sapevo chi fosse, il nome Daniele Popolizio non dirà nulla. Quasi nessuno saprà che cosa faccia nella vita, se è un politico o un professore, il nuovo guru del momento o un semplice comune mortale entrato nelle pagine di cronaca nera.

Scommetto che alla stragrande maggioranza delle persone, e badate bene è del tutto normale, io stessa non sapevo chi fosse, il nome Daniele Popolizio non dirà nulla. Quasi nessuno saprà che cosa faccia nella vita, se è un politico o un professore, il nuovo guru del momento o un semplice comune mortale entrato nelle pagine di cronaca nera.

Sono altrettanto sicura però che nominando Federica Pellegrini qualche piccola lampadina potrebbe iniziare ad accendersi. Magari è stato uno degli innumerevoli allenatori che la giovane e complicata nuotatrice ha avuto nel corso della sua carriera? La risposta è ni in quanto costui è un mister un po’ particolare, speciale: è un mental coach.

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Che cos’è un mental coach?

È anzitutto un professionista il cui compito è allenare la mente del soggetto con cui collabora, aiutandolo a scoprire il suo talento, a sciogliere il panico, a gestire stress e forte tensione emotiva per raggiungere gli obiettivi a cui il coachee mira. Sono due gli scopi che intende perseguire e per i quali molti atleti decidono di rivolgersi a questo esperto: successo e realizzazione personale.

Chi decide di affidarsi a lui, infatti, ha un unico e chiaro obiettivo: compiere una performance incredibile, da applausi e standing ovation.

 

Chi è il Daniele Popolizio?

È prima di tutto specialista psicoterapeuta, Responsabile del Progetto Sport Europeo per l’UE dal 2004. Esercita dal 2002 attività di consulenza e formazione, realizza pubblicazioni, interventi specialistici per radio, TV, riviste e quotidiani nazionali. È stato titolare della cattedra di Psicologia dello SportUniversità Europea di Roma“. Dal 2010 è docente al Master Sole 24 Ore e dal 2011 Vice presidente CENPIS, la prima Associazione Nazionale del Talento in Italia.

Daniele Popolizio, Mental Coach riconosciuto con merito per i Paesi dell’Unione Europea, ha lavorato con campioni del calibro di Federica Pellegrini, Carolina Kostner, Filippo Magnini, Alessia Filippi, Alex Schwazer e Alberto Aquilani.

 

Chiarito chi sia questo personaggio e cosa faccia, incominciate a comprendere perché e quando la nuotatrice veneta si sia avvalsa del suo supporto?

Era il 2006, l’anno dopo il disastroso Mondiale di Montreal del 2005, quello in cui aveva riposto innumerevoli speranze, forte dell’argento incredibilmente inaspettato di Atene 2004, quando non era che una piccola promessa, una ragazza di appena 16 anni. Fu la prima volta che la nuotatrice mancò l’obiettivo, un’esperienza del tutto nuovo per lei e per questo ancora più traumatica. Fu anche il momento però in cui capì di non essere serena, che ore e ore in vasca non erano sufficienti per poter vincere, occorreva dell’altro. Da qui un paio di scelte che per alcuni vennero considerate molto azzardate ma che in sostanza dettero pienamente ragione alla campionessa: cambio dell’allenatore, Philippe Lucas, e supporto del mental coach Daniele Popolizio.

Le prime parole che rivolse all’atleta di Spinea furono: “Non è un campione colui che non cade mai, ma colui che si rialza sempre e ricorda che il talento non va mai via”.

Inizialmente ciò che un mental coach fa è proprio quella di sottolineare come un momento di debolezza possa accadere a chiunque, anche ai migliori, non c’è nulla di cui vergognarsi, ma anche che, e queste sono sempre parole detto dallo stesso Popolizio ad una puntata di 90° Minuto “Se hai l’istinto killer, e lo alleni, dopo c’è poco da fare, è dentro di te e prima o poi torni a combattere”.

 

Grazie al suo aiuto, alla forza di volontà dell’atleta, ad altre figure dello staff e all’affetto delle persone care, Federica è riuscita a mettere il turbo e a battere in primis il suo alter ego, quello che rendeva le braccia più pesanti, il fiato più corto e la mente poco lucida, e non gli permetteva di esprimere tutto il suo potenziale.

La Pellegrini con il suo personale mental coach Daniele Popolizio, è stato il primo esempio internazionale di un’atleta preparata sotto il profilo psicologico, ad arrivare a vincere praticamente tutto. Ha avuto il coraggio di provare una metodologia di lavoro del tutto nuova, che l’ha condotta alle vittorie di Mondiali, Europei e Olimpiadi.


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