Federico Rampini e la sua originale scommessa sull'economia.

Da Mariellas




Titolo: All you Need Is Love 
Autore - Federico Rampini
Editore: Mondadori Strade Blu

Rampini ama le scommesse.

Ed è uno dei pochi giornalisti che leggo volentieri in grado di spiegare con la massima semplicità, l'iperbole dell'economia mondiale. Anche a un tipino alquanto allergico come me.Se poi lo fa con l'aiuto delle canzoni dei Beatles per quel che mi riguarda, è l'apoteosi.
Un'intuizione geniale. Certo, ripresa e rielaborata dall'idea iniziale di Steve Jobs.
L'unico modo per farmi leggere e comprendere qualcosa che fondamentalmente odio con tutto il cuore.
E nonostante sia stato abbondantemente duro non tralasciando nulla della follia di questi ultimi quarant'anni, è riuscito a darmi una leggera speranza.

Attraversa le ultime epoche con uno sguardo disincantato e le parole di Lennon e McCartney.I quattro ragazzi di Liverpool definiti come la prima start-up mondiale; capaci di  attraversare e conquistare il mondo in una manciata di anni. Rimanendo ben saldi in prima posizione fino ad oggi.

Nessun cedimento, sempre più avanti rispetto al resto del mondo.Copiati ma mai raggiunti: U2 compresi.E lui tenta di spiegarci proprio questo: partendo dalle intuizioni e dalle emozioni di Paul, John, Ringo e George.
Arrivando a spiegarci come con le loro provocazioni, fossero giunti a conquistare il mondo. E a percorrere per primi strade inesplorate.

Parlando di immigrazione, differenze razziali e povertà. Get Back. Eleanor RigbyLa diseguaglianza sociale: allora come oggi. Sempre attuale, sempre più mordente.


Definendo poco reale molto della nostra società e della nostra economia:  Niente è reale, niente di cui preoccuparsi, vivere e facile con gli occhi chiusi fraintendendo quello che vediStrawberry Fields Forever.


Siamo pieni di malinconia ci dice. Come se l'ieri Yesterday fosse l'unica condizione a cui rifarci.

Ma è davvero così? Davvero il passato è l'età dell'ORO?Io ricordo dai racconti dei nonni, tempi duri e pedalare. Poco da ridere insomma.E il nostro orto non varcava i confini della nazione. Tutto circoscritto in poco spazio. Davvero è questo quello a cui siamo destinati a tornare, dopo avere avuto la possibilità di conquistare il mondo?E la stessa America Silicon valley docet, a cui la maggior parte di noi guarda quale continua ispirazione al futuro, resta sempre il Paese delle Meraviglie? O le continue contraddizioni di cui è gonfia, la stanno facendo implodere su se stessa come una marionetta che non ha più alcun filo a cui attaccarsi?

Forse è il momento di riesaminare mezzo secolo di storia a cui le battaglie sociali per i diritti civili ci hanno condotto:  il modello di sviluppo diseguale, l'abbandono dei servizi pubblici come la scuola; e soprattutto la disintegrazione della famiglia.

Ricominciare dai fallimenti per una nuova rivoluzione Revolution. Dici che vuoi una rivoluzione, bene sappi che tutti vogliamo una rivoluzione. Ma quando parli di istruzione, sappi che non puoi contare su di me.

Già...


Torniamo a parlare di Mao? No, per favore. Che gli stessi cinesi hanno compreso appieno il valore della vera rivoluzione. Facendo della loro società la più capitalista e la più esposta. Migliorando con spregiudicatezza la vita di milioni di persone. Ormai per loro "comunismo" ha un significato ben diverso da quello che gli diamo noi "poveri occidentali utopisti".Lo definiscono continuità. E la continuità sta solo in un aggettivo: arricchimento. L'unica strada da seguire. Anche se la lotta, a causa delle differenze sociali sempre più nette, mette in pericolo il percorso che la nomenclatura cinese vuole seguire. Insomma, nemmeno loro sono al riparo.


Quindi.


E' questo il vero problema da affrontare. Le differenze sociali determinate dalla ricchezza. I ricchi che mantengono e aumentano i loro patrimonio grazie anche all'impoverimento della classe sociale da sempre cuscinetto: la classe media.

Bisogna affrontare e superare il tema delle disuguaglianze.Ma quanti hanno veramente voglia di farlo?Se il vero potere economico rimane saldamente in mano a pochi?Chi gli toglierà lo scettro?

Nowhere ManUomo senza terra, il mondo è sotto il tuo potere. Più cieco di così non potresti essere. Vedi solo quello che hai voglia di vedere. Uomo di nessuna parte, puoi riuscire almeno a vedermi?

Il grande John. Chi mi dice che preferisce Paul in realtà non conosce molto del mondo dei Beatles e parla per sentito dire.In questa canzone parlava di inadeguatezza. la sua personale. Ma ponendoci in versione europea annotiamo tutta l'inadeguatezza dei paesi Euro nei confronti dei paletti imposti da Casa Europa.
Tutti quei numeri che fan girare la testa. Da cosa sono stati determinati? Sono qualcosa di reale?Il famoso 3% ha ancora senso? Dopo la crisi economica che ci ha distrutto?Se guardiamo all'America, Obama lo ha rifiutato.Noi in Italia ne abbiamo fatto un dogma: che ci impedisce il risanamento. Diminuendo la pressione fiscale sul lavoro, le famiglie potrebbero contare su di un potere d'acquisto oggi perso.Non è semplice?Sono arrivata alla fine della lettura con amarezza.

Eppure Rampini, con  l'immagine dei Beatles nel '69 sul tetto della Apple durante loro ultima apparizione pubblica prima di sciogliersi, mi ridona speranza. Sono giunti al capolinea e lo fanno donando a tutti 42 minuti di follia; il loro concerto più bello.



All You Need is Love There's nothing you can do that can't be done. Non c'è nulla di quello che tu puoi fare, che non possa essere fatto.


E' così. I confini sono fatti per essere spostati. E la volontà dell'individuo è il nostro bene più grande. Tutto può essere cambiato. Da noi.


THANKS  Rampini.









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