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Federico Salvatore – Storie di un Sottosviluppato… Sviluppato Sotto!!! (1993)

Creato il 11 febbraio 2012 da The Book Of Saturday

Artista/Gruppo: Federico Salvatore
Titolo: Storie di un sottosviluppato… Sviluppato Sotto!!!
Anno: 1993
Etichetta: Zeus Records

Federico Salvatore – Storie di un Sottosviluppato… Sviluppato Sotto!!! (1993)

Nelle due vite da cantautore di Federico Salvatore, l’una frivola e cabarettistica, l’altra di denuncia e attenta ai problemi della sua Napoli, Storie di un sottosviluppato… sviluppato sotto!!! fa ancora parte della prima. Ma in ottica futura, si può dire che questo album già contiene un poco di profondità in più rispetto ai quattro album precedenti, qualche gemma nascosta da valutare indipendentemente dalle altre (insomma, quelle da dare i porci…).

Non mi dilungherò eccessivamente sul personaggio, per il quale in parte ho già offerto un marginale profilo nelle Vite Parallele. Mi limiterò a fare alcune considerazioni su questo disco: sono tredici tracce, in cui se dovessi fare la classifica delle tematiche affrontate da Salvatore, non esiterei a mettere in cima alla lista l’ossessione contro l’omosessualità. In contrasto con quanto poi presenterà a San Remo con Sulla Porta, in questo Storie Federico Salvatore sfiora l’omofobia. Non so se il suo sia un intento sarcastico, quasi a voler difendere una categoria sputandogli veleno (in chiave antifrastica allora…). Se  così fosse, beh, gli è riuscito malissimo.

Il massimo dell’ispirazione in questo senso emerge soprattutto in Herojto Kuna Kekka, una breve filastrocca melodicamente anche ben costruito, dove il primo verso recita imitando un cinese: «Essele floci è male davvelo ingualibile». Per carità, non voglio fare il moralista, ma è chiaro (anzi chialo…) che oggi a distanza di quasi 20 anni e quindi con un pochino di civiltà in più, una canzone del genere sarebbe impresentabile e in molti lascerebbero la poltrona del teatro (a parte il rischio di una marea di comunicati da Arcigay). In Zero… 81 ne tira fuori un’altra: «Meglio tardi che mai, meglio tardone che gay».

La seconda ossessione di questo disco è l’esatto opposto dell’omosessualità, vale a dire la passione per i giochi di senso (e di parole) sul sesso e l’erotismo spinto. A Me Mi Piace per esempio, è una serie di allusioni su una mancata “ficcata”, ecco, per una questione di diversità di vedute: «A te ti piace Mango, io voglio far la Polka…» è solo una delle tante. Però non è tutto fumo, c’è anche qualcosa di pieno, ma acerbo ancora.

Siamo tuttavia nel periodo immediatamente precedente alla grande esplosione del cantante, che inizierà a farsi conoscere su scala nazionale nel 1994. Da lì alla musica impegnata il passo sarà breve, Salvatore non abbandonerà mai l’ironia, ma circondato da musicisti sempre più coinvolti, lascerà che i suoi testi si adagino su musica originale e non sulle hits già sentite degli anni passati. Sono ancora tanti i testi che riprendono le note dei tormentoni, molte si discostano di poco dalla melodia originale, altre restano identiche all’originale, come S.Frutta la Frutta, riadattata sulla identica base di Brutta di Alessandro Canino.

Tengo a precisare, alla fine, dopo tante critiche, devo ammettere che l’intero disco risulta orecchiabile e si ascolta con piacere. Certo, se vorrete ascoltare buona musica, mettetevi i Rolling Stones, ma comunque è divertente e leggero. Parlando di qualità, personalmente trovo molto riuscite Chi vò fumà, Ninna Nanna 2, o Mani, piacevoli mix tra musica napoletana, swing, soul e punte di gospel. Il mio voto però non va oltre il 5,5.

Tracks:

1) ’51 Montesacro

2) Cu mme

3) Vecchio Frak

4) Herojto Kuna Kekka

5) A me mi piace

6) Zero…81

7) Chi vo’ fuma’

8) Ninna nanna n°2

9) S-frutta la frutta:

a) Guantanamera

b) Putesse essere allero

c) Brutta – Mani – Solitudine – Rock’N USL – Mezzo tango



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