Stormi di rondini empivano il cielo di strida, continuamente; giravano dietro la casa di Marta; e, poi, più vicine, quasi rasenti, in modo che si sentiva il loro volo; altri stormi venivano dalla Torre del Mangia, piegavano da una parte, tornavano a dietro, una rondine sola, da un’altra torre, passava rapidamente, a scatti; uno stormo, più piccolo e più rado, restava per ore e ore sempre nello stesso punto. Qualche campana suonava; ed ella riconosceva la chiesa.
Vedeva tanti tetti che, di là su, da sopra, parevano sospesi per aria. Le rondini andavano anche sotto le sue grondaie a fare i nidi; salendo dagli orti verdi, con qualche pesco fiorito e i cipressi sempre uguali.
(Federico Tozzi, “Pigionali” in Giovani e altre novelle)