Esterno. Piazza di un parcheggio. Notte. Dentro un auto. La sua. Mi ha guardata negli occhi e baciata passionalmente per dirmi addio, sapeva già lui (io no) che non mi avrebbe più avuta come quella notte. Ma non c’erano parole per spiegarsi e spiegarmi. Perché niente è stato mai detto. Feniletilamina. Un anno dopo. Stessa piazza. Dentro un auto. La mia. Lui è un altro, è il primo in ordine di tempo. Mi guarda negli occhi, senza profondità ma con consapevolezza. E mi bacia teneramente. So io che non brucio più (lui non sa), ma non so io se far vincere la ragione sull’idea d’amore che ho (lui sa). Ma non ci sono parole per spiegarmi, per spiegargli. Perché tutto già detto. Nostalgia. Mi guardo intorno, sembrano quelle di un film le scene che le coincidenze della vita mi impongono di vivere, il luogo è lo stesso ma una volta: Tutto troppo sconosciuto; un’altra volta: Tutto troppo conosciuto.
Pubblicato da fenia | Commenti (1) Tag: coincidenze, destino, rapporti, relazione, amore