Sei l’autrice del bestseller “L’educazione delle fanciulle” e attrice del film “E’ nata una star”, ti vediamo ogni domenica da Fazio, hai un compagno e due figli, ma quando ti riposi? – “Essere diva e donna comporta una fatica enorme, per leggere mi devo alzare al mattino alle sei e mezza, quando gli altri dormono ancora, però non vado in palestra”…
Quanto lavoro c’è dietro quei venti minuti domenicali? – ” Un bel po’, inizio il martedi mattina, leggo i gionali, guardo siti, e poi scrivo”.
E del tormentone che da anni si sente a Che tempo che fa: “Eminence, che ora è in pensione, Fazio sembra sempre molto preoccupato? – “Lo è, lo è, ha paura che ci scomu
Dunque Fazio non conosce le sue battute, sono una sorpresa e a fine show lui teme sempre la querela, perchè lei arriva velocemente al cuore dei problemi. In Che tempo che fa Fabio Fazio indossa i panni della spalla dell’esuberante Luciana Littizzetto, ne esalta la battuta. Fanno coppia comica dal 2005, in una progressione di consensi. In quel quarto d’ora domenicale RaiTre tocca punte alte di share. In diretta tv appaiono litigiosi, ma nei corridoi di Corso Sempione tubano come piccioncini, si chiamano “Lucianina” e “Fabietto”. Due caratteri opposti: lui sono quello bene educato lei è la trasgressiva” e questo piace al pubblico. “In settimana ci sentiamo Gli dico l’ultima notizia che commento. I contenuti. Siamo border line, sempre sull’orlo dell’abisso. E per questo Fabio si agita”.
Luciana ha fatto del linguaggio il suo punto di forza. I commenti sono salaci, è semplice e leggera, le idee le vengono per strada, al mercato, tra la gente e poi ci pensa lei a tradurle in maniera diretta ed essenziale, condita qua e la dalle parolacce, che l’hanno resa popolare. ” Io non sono mai offensiva. Sarà perché sono donna, ma Berlusconi sta zitto. Il tormentone di Eminence? Il cardinal Ruini ha lasciato la presidenza Cei, ma resta il mio referente religioso. Ruini non ha mai reagito, anche perché credo che di domenica veda Disney Channel”.
Il successo non le ha dato alla testa perchè è cosciente che la vita è altrove, lo spazio conquistato con la satira è suo di diritto, è diventato un appuntamento fisso e atteso dagli spettatori. Ma far ridere è una cosa seria ed è anche una responsabilità, perchè dopo la risata di pancia arriva la riflessione. Piccola di corporatura ma ingombrante nei movimenti, con la sua vocina stridula fa grandi riflessioni su varie tematiche, dal nucleare, al sesso. Il suo esser ribelle, sfac
Ma dietro a tutto questo c’è un passato di insegnante a contatto con la diversità e la sensibilità musicale che di certo le è servita per affinare le doti di empatia che la avvicinano alle ansie della gente comune.
E dal sorriso al serio, si parla di stagione della sobrietà. Era più facile far satira ai tempi di Berlusconi? – ” Faceva tutto lui, oggi la situazione è più comp
E già anche lei di Torino, ma a Torino siete tutte così spietate? – ” No, c’è anche la Chiabotto che fa tanta plni, plin”.
La riforma del lavoro è affidata a tre donne, cosa ne pensi? – ” Sono toste ma, poi arriva Monti e dice si fa così e si discute meno. Sono donne intelligenti con pensieri diversi e storie diverse, per anni abbiamo avuto veline ed escord, queste sono donne capaci. Spero si metteno d’accordo, anche se hanno pensieri diversi. La situazione è complessa e la coperta è corta, dicono tutti che è per il bene del paese ma, non si capisce qual’è il paese”.
Così sentenziò Lucianina, non senza aggiungere uno dei suoi sorrisi birichini…