L’Ikea è un raccoglitore di profili psichiatrici.
Di persone che hanno un progetto o no, di innamorati, divorziati, studenti fuori sede, famiglie…. e tutte CHIARAMENTE ben distinguibili.
- QUELLO A CUI… HANNO RIFIUTATO IL BAMBINO ALL’ASILO
Forse l’Isee era troppo alto, forse i genitorierano in pensione: fatto sta che il primo prototipo di cliente Ikea è un furbacchione. Ha interpretato l’area giochi come un’opportunità, gratuita: la possibilità di lasciare il proprio figlio 8 ore a giocare nelle palline.
ps. A onor del vero, nel caso in cui stiate già fantasticando sul risparmio della retta scolastica, all’arrivo di Ikea in Italia l’area giochi era totalmente libera. Ora hanno istituito degli orari massimi di sosta.
2. GLI STUDENTI FUORI SEDE
Sono di facile, facilissimo riconoscimento dall’audio: a Bologna sentirai voci con cadenza abruzzese, marchigiana…. insomma come direbbe mia nonna “sono stranieri”. Li potete riconoscere senza difficoltà anche perché vagano scazzati per l’ikea rigorosamente dalle 16.00 in poi, con faccia ancora assonnata.
Sono gruppi misti, ma è chiaro che tra uomini e donne non ci sia alcuna relazione sentimentale perché non imbastiscono un dibattito sull’acquisto del Lack.
3. IL CLEPTOMANE
Ovvero: l’accumulatore di matite.
Questo essere umano stravagante probabilmente ignora l’esistenza del cartolaio. Sfrutta Ikea come strumento attraverso il quale lasciare la propria biografia ai posteri.
Troverete matite ikea nella sua auto, a casa sua, in ufficio, nell’astuccio del propri bambini.
4. I ROMANTICI
I romantici, quelli che non appena entrati ad Ikea improvvisamente si sentono riposseduti rispettivamente e dal corpo di Joseph Gordon Levitt e Zooey Deschanel, nella testa colonna sonora “Us” di Regina Spektor.
Loro non acquisteranno niente, nè tantomeno stanno per andare a convivere: hanno scambiato Ikea per un parco dove pasturare. Ikea è la limonata in 500 2.0
5. il TESTER
Può essere singolo o con famiglia al seguito.
Non si fida dell’acquisto: deve/devono testare! Letto, tavolo da pranzo, divano… l’acquisto sEnza aver provato il prodotto non è preso in considerazione. Il tester “alfa” è sui 40 anni, iscritto al sindacato e a federconsumatori, gioca sempre la carta dei diritti; sicuramente ex Boy scout.
6. IL DIVORZIATO
La mia categoria preferita: è tenero.
Non acquista mobili costosi perché “potrebbe essere una situazione temporanea, anzi sono sicuro che quando la mia ex-moglie si dimenticherà il viso della mia segretaria torneremo insieme”, ma spende tutto ciò che può per la camera dei bambini: cerca di viziarli e spera che con una bellissima nuova camera passeranno più volentieri i weekend col papà.
Ora, credete a me: passerebbero volentieri un weekend col papà anche in una stanza vuota.
7. I NEO CONVIVENTI
http://andy-ventura.blogspot.it/2010/10/la-coppietta-dellikea.html
Sono felici, vagano ridendo e scambiandosi baci: iniziano le prime PICCOLE discussioni sulla scelta dei mobili.
Ridete, perché ancora ignorate quello che vi aspetta…..
8. IL MARITO
Una volta sposati, Ikea diventa il nemico nr. 1 di qualsiasi marito. Io, ad esempio, per convincere mio marito ad accompagnarmi all’Ikea devo fare promesse imbarazzanti da raccontare qui, in questo blog che legge anche mia nonna.
E con questo ho detto tutto.
9. L’ESAGERATO
L’esagerato non riesce a valutare lo spazio. Possiede una FIAT 500 con la quale è convinto di caricare Sala da pranzo, Cucina e Camera da letto.
Finisce per arrivare a casa col tettuccio dell’auto accartocciato, un comodino sul cambio e lo spigolo di uno specchio in bocca; per voltare segnala mettendo il braccio fuori dal finestrino perché la visuale è totalmente oscurata.
Nel tragitto casa-Ikea, spesso sul ciglio della strada, potrete trovare tavoli nuovi ancora imballati, materassi, fornelli: resti di chi non ce l’ha fatta.
10. I NEO GENITORI
Tutte le volte che vado all’Ikea esclamo SEMPRE la stessa identica cosa: “Ma quante cacchio stra-cacchio di donne incinte ci sono? Ma c’è una sala riproduzione al secondo piano??”. Non c’è corsia in cui non mi ritrovi a lottare contro la panza di una donna che si fa strada spingendomi col suo pargolo (ehm, sì lo facevo anche io!). I neo-genitori sono carini: sostano 40 minuti davanti alle lenzuola del lettino, manco stessero scegliendo che nome dare al bambino; acquistano qualsiasi cagata che messa all’interno della propria casa da ex scapoloni urli: “Hei Hei, ho messo la testa a posto!”.
colonna sonora: