Fenomenologia di Oscar Giannino: "un affascinante esempio di falso autentico" (Francesco Merlo, "la Repubblica")

Creato il 22 febbraio 2013 da Gaetano61

Oscar Giannino ha sempre attirato, indiscutibilmente, la curiosità del pubblico, anche prima del caso delle lauree false. Attirava la sua competenza nel trattare argomenti di economia, anche se l'ascoltatore o il lettore non condivideva le sue idee liberali e liberiste. Attirava il suo portare gli interlocutori alla cruda realtà delle cifre, anche se l'interpretazione che ne dava non convinceva. In una parola, attirava la sua credibilità personale di esperto di economia e finanza. Ma, andando a ritroso con la mente, ricordo un episodio che, considerato oggi, poteva essere la spia di ciò che è emerso. Parlo di una sua intervista al Tg3 di inizio 2012, nella quale discettava, da vero esperto in materia marinaresca, sul caso dell'incidente della Costa Concordia all'isola del Giglio. Se uno non l'avesse mai ascoltato prima e non avesse saputo che si occupava di economia, avrebbe potuto tranquillamente scambiarlo per un grande esperto di navigazione, tanto che lo stesso conduttore del Telegiornale rimase colpito per il suo exploit. Ecco, ripensandoci, quella sua intervista era la dimostrazione del suo essere un autodidatta (ora sappiamo anche in economia), che non è un insulto, ma che connotava e connota chi, interessato ad un argomento, lo studia e lo approfondisce andando a reperire i testi che ne parlano. La domanda è: che bisogno aveva, Oscar Giannino, di millantare titoli di studio inesistenti per parlare di economia? Penso nessuno, se non la necessità tanto italiana di presentarsi con un titolo accademico anche se non lo si è ottenuto (soprattutto se si frequentano ambienti  intellettuali), o il rammarico di non aver conseguito quella laurea tanto agognata negli anni giovanili e che, per tante ragioni, non si è potuto raggiungere. Un caso davvero interessante, quello di Giannino, di chi, partendo da un fatto verosimile (e quindi non "vero") costruisce un fatto vero (ma che rimane "falso"). Sta di fatto che, intervista dopo intervista, emergono anche altre, diciamo così, "inesattezze", della biografia personale del giornalista piemontese, tanto che ho trovato calzante la definizione che ne ha data Francesco Merlo su la Repubblica di ieri: "un affascinante esempio di falso autentico".

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