Siamo nell’estate del 1870. Il Regno delle Due Sicilie è caduto e la borbonica baronessa Donna Clotilde, a disprezzo del re sabaudo e dell’Italia nata dalla recente unificazione, si è ritirata nella sua villa sotto il Vesuvio assistita da Donna Gesualda, una cugina povera inacidita dal nubilato e amante del parroco di casa, il corrotto Don Catellino.
A sconvolgere il clima soffocante imposto dalla baronessa sarà Ferdinando, orfano presunto di un ramo parallelo della casata. Il bellissimo fanciullo metterà a soqquadro l’equilibrio domestico spingendo tutti in un gioco al massacro devastante, vittime-carnefici prede di “un inconsolabile bisogno d’amore”.
Considerato uno dei più importanti testi del teatro italiano degli ultimi trenta anni e il capolavoro del drammaturgo di Ruccello, “Ferdinando” è il terzo ‘incontro’ del regista-attore Arturo Cirillo con l’autore dopo “L’ereditiera” nel 2003 (Premio Ubu Migliore regia) e “Le cinque rose di Jennifer” nel 2006 (Premio Ubu Migliore attore non protagonista).
Interpreti dello spettacolo sono Sabrina Scuccimarra, nel ruolo di Donna Clotilde, Monica Piseddu, nel ruolo di Donna Gesualda, Arturo Cirillo, nel ruolo di Don Catello, Nino Bruno, nel ruolo di Ferdinando. Prodotto da Fondazione Salerno Contemporanea - Teatro Stabile d’Innovazione in collaborazione con Benevento Città Spettacolo, l’allestimento si avvale delle scene di Dario Gessati, dei costumi di Gianluca Falaschi, delle luci di Badar Farok. Le musiche sono di Francesco De Melis.