Femminicidio: il Word, mentre scrivo, me lo segnala come errore. Non è un termine riconosciuto; non fa parte del nostro vocabolario.
Eppure la violenza contro le donne non è un fenomeno per nulla recente. Solo il termine è relativamente nuovo. E' stato, infatti, coniato all'inizio del XIX secolo. Secoli diversi, culture, lingue, società, status differenti, ma tutti accomunati da questa "piaga". Ciò che è cambiato rispetto ai secoli passati è che oggi, fortunatamente, non è più un qualcosa da nascondere, di cui non parlare. Non è più un tabù. Nonostante la sempre crescente informazione e i tentativi di ribellione da parte delle donne, però, il femminicidio è un crimine ancora troppo diffuso, un male difficile da debellare.
La violenza sulle donne ha numerose facce e sfaccettature e grazie al libro di Serena Dandini, conduttrice e autrice romana, dal titolo "Ferite a morte", ne intravediamo un aspetto. Il libro nasce come testo teatrale. La Dandini, infatti, ha girato diverse città (tra cui Palermo, ma purtroppo non sono riuscita ad acquistare il biglietto, vista la velocità con cui questi sono stati venduti) con questo suo nuovo progetto teatrale, con l'obiettivo di dare voce alle vittime di femminicidio. Solo in un secondo momento questo progetto teatrale è diventato un libro. Come lei stessa scrive nell' introduzione:
"Volevo che fossero libere, almeno da morte, di raccontare la loro versione. [...] Ferite a morte vuole dare voce a chi da viva ha parlato poco o è stata poco ascoltata, con la speranza di infondere coraggio a chi può ancora fare in tempo a salvarsi".
Il libro è suddiviso in due parti. Nella prima la Dandini da idealmente voce ad alcune tra le migliaia di donne che non hanno potuto dire la loro, che sono state uccise da chi amavano o avevano amato (mariti, fidanzati, ex, parenti, ecc). Nella seconda, invece, cerca di ricostruire le radici del femminicidio nelle varie società e culture.
É un libro importante. Leggetelo, condividetelo, diffondetelo.
"Le donne sono forti, quasi sempre, meno che con gli uomini, perché le donne non ci credono che gli uomini possano veramente arrivare a ucciderle".
Per maggiori informazioni potete consultare il sito dedicato cliccando qui.
Romantica e sognatrice, ma con qualche sprazzo di cinismo. I suoi valori più importanti sono la famiglia e la lealtà. Le piace leggere, viaggiare, guardare film e telefilm. Adora la tecnologia e studia lingue orientali. Le piace conoscere sempre cose nuove ed ha una vera passione per il cibo (beh chi non ce l'ha?!).