Fermiamo il deserto voluto dall’asse PD-“sovranisti”: salviamola la facoltà di Architettura di Alghero!

Creato il 15 febbraio 2015 da Yellowflate @yellowflate

La parola "cultura" era stata al centro della campagna elettorale di Francesco Pigliaru. La realtà ci offre tuttavia uno spettacolo ben diverso, visto che tutte le istituzioni culturali della nostra terra stanno subendo una politica che mette sempre più in luce uno stato di sofferenza causato dalla mancanza di fondi, risorse e in generale dalla totale assenza di un piano di offerta culturale e formativa serio ed organico.

Fra i numerosi scandali che stanno mostrando il vero volto di Pigliaru e dei suoi alleati "sovranisti" c'è anche quello di una facoltà famosa in tutta Europa, un'eccellenza che negli anni ha mostrato di essere ben radicata nel territorio isolano, nonché aperta a proficue interconnessioni con il Mediterraneo e l'Europa. Parliamo della facoltà di Architettura di Alghero.

Oggi la facoltà di Architettura di Alghero vive una drammatica situazione a causa della mancanza di risorse adeguate. Nella delibera di Giunta Regionale n. 53/1 del 29/12/2014 Architettura viene infatti tagliata fuori dalla ripartizione delle risorse di 4.500.000 euro del Fondo a favore delle sedi universitarie decentrate. Perché strozzare un polo di formazione riconosciuto e apprezzato quale è la facoltà di Architettura di Alghero? Eppure l'emergenza non è iniziata ora. Da anni la facoltà di Architettura algherese soffre per la mancanza di risorse. Lo sanno bene i ragazzi che la frequentano, ai quali spesso mancano gli strumenti fondamentali con cui lavorare e gli spazi adeguati.

Ma dinnanzi a uno stato di sofferenza già esistente, che cosa fa la giunta che voleva "cominciare il domani" proprio dalla cultura e dall'istruzione? Fa spallucce e imbastisce scuse banali. Sono cose che non ci dovrebbero meravigliare, perché sono le stesse che abbiamo già visto nel caso dell'azzeramento dei fondi destinati alla lingua sarda e alla celebrazione di Sa die de sa Sardigna, le stesse viste per il piano di dimensionamento scolastico, che azzera diverse scuole in territori ad altissimo rischio spopolamento, e per l'azzeramento degli assegni di merito agli studenti universitari frequentanti facoltà dell'area non scientifica.

Ecco il domani che appena un anno fa ci promettevano il signor Pigliaru e signori "sovranisti": un domani di miseria e di barbarie per il popolo sardo!