
Nella sua intervista a La Repubblica Ferrara ha inoltre dichiarato: "Le sentenze si possono criticare però poi si applicano. Berlusconi deve farsi alcuni mesi di domiciliari o servizi sociali o quel che sarà. L'agibilità consisterà nella possibilità di Berlusconi di offrire un'altra immagine di leadership: lui è prigioniero di una giustizia che è riuscito a incastrarlo? Bene, ne rigetta la sostanza criticando la sentenza, ma ovviamente la subisce e la applica. Dimostrando tutta l'anomalia di questa situazione alla quale è stato costretto e da lì continuare a parlare agli italiani di tasse, di crescita, di governo: esercitare la leadership insomma. Nei limiti di un'agibilità, diciamo così, minorata". Sull'argomento grazia da parte del Colle il direttore de Il Foglio ha affermato che la cosa gli "farebbe piacere", ritenendola "un atto di giustizia, di riparazione, ma non è quella la strada. Un'altra, lo ripeto: quella dell'espiazione pur paradossale della pena continuando a far politica, a sostenere il governo". Sull'eventuale ingresso in politica di Marina Berlusconi, infine, Ferrara si è dichiarato non convinto delle "smentite ufficiali" della figlia dell'ex premier. "Altrimenti - così il giornalista - non capirei certe sue interviste, la sua partecipazione al dramma paterno. Tuttavia Marina funziona se si vota a ottobre, non dopo, non tra due anni. In politica conta l'effetto sorpresa". http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane