Forse c’e’ ancora speranza.
Secondo i calcoli e stime di Brand Finance Global, per il secondo anno consecutivo Ferrari e’ il marchio di maggior potere sulla Terra. Dunque non Google, non Apple, non Amazon: ma Ferrari, acciaio, carbonio, puzza di gomma e di carburante, fumo, rumore, tanto, e paura. Niente update, ne’ bugfix, ma pedali da schiacciare, niente cores, ma cilindri; niente colori pastello da uomini piegati, ne’ oro da sessualita’ indecisa, ma rosso. Si, lo sappiamo tutti che questi prodotti del massimo ingegno umano finiscono per accogliere i deretani di gente il cui deretano ha provato piu’ di quanto un uomo dovrebbe, tipo Cristiano Ronaldo o Justin Bieber. O peggio. Ma cio’ che conta e’ cio’ che esiste a monte: non chi entra nel concessionario, ma chi entra in fabbrica a Maranello: la potenza mondiale del brand Ferrari nasce la’.
Non da loro
ne da lui
da lui si, perche’ e’ simpatico.
In fondo, se la gente non desidera qualcosa da Mountain View o da Cupertino piu’ di qualcosa che viene da Modena, allora qualcosa si e’ salvato dallo sfacelo della dignita’ umana operato dall XXI secolo. Tuttavia, Apple e Google sono al secondo e terzo posto, invece al 30esimo e 40esimo dove dovrebbero; quando una mela o una scritta multicolore avranno piu’ valore di un cavallo in posa minacciosa, allora potremmo pure smettere di considerare l’umanita’ degna di questo pianeta, e cominciare a pregare per l’estinzione della specie. I dinosauri mostravano sicuramente piu’ gusto e stile di noi, eppure non ce l’hanno fatta.
Il resto sono solo considerazioni finanziarie scontate e prevedibili, e market shares e diffrenziali buoni per le guerre dei trolls. Se vi interessano, e Dio vi perdoni se vi interessano, li trovate nella fonte originale QUI.
Comunque voi continuate pure a gemere in attesa del prossimo Galalxy S5 con lettore di impronte o del nuovo iPhone 6 con schermo da 6″. Io, li usero’ per inviarvi le foto della mia prossima Ferrari. Poi li buttero’ sul sedile e scompariro’ in una nuvola di fumo.