Feste di compleanno

Da Paolob
Come difendersi?
Tutti i genitori lo sanno, e molto bene, a un certo punto, grazie anche al Natale incombente, partono a raffica gli inviti alle feste di compleanno e non solo, di tutti i compagni di classe (per Pilù) e di materna (per BiBì).
Un fuoco di fila.
Domenica il compleanno di Eustorgio.
Sabato la festa per Francesca.
Mercoledì pomeriggio quella di Gabriele.
Venerdì quella di Enrico Maria.
E poi le feste di Natale, in cui si ritrovano tutti, ma proprio tutti!, per festeggiare Natale, Capodanno, Befana e la dea Visnù in un solo botto.
E allora corri, pianifichi, torni a casa presto dal lavoro, ti sconvolgi per arrivare in tempo alla festa.
E appena prima invece corri, pianifichi, torni a casa presto dal lavoro, ti sconvolgi per acquistare il regalo.
Intendiamoci, anche noi ci mettiamo del nostro.
Il 14 dicembre Pilù batte la campana dei sei anni, e quindi festa.
Ma c'è una piccola differenza. Quale?
L'idea è intelligente, quanto banale.
Accorpare, unire, fare insieme.
Quindi la domenica 18 dicembre ci sarà una bellissima festa che raggruppa quattro compleanni, tutti compagni di scuola, con gli invitati che sono esclusivamente i compagni di classe.
Un pomeriggio e via il dolore.
I bambini si divertono, si 'spende' solo un pomeriggio, i regali si contengono, le spese si dividono in quattro, e tutti vivono felici e contenti.
Basta un po' di collaborazione, un po' di senso pratico e anche un po' di intelligenza.
BiBì fa gli anni il 27 agosto e quindi ogni volta salta...
E poi dicono che c'è l'uguaglianza dei sessi!

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