Festino di Santa Rosalia a Palermo

Creato il 06 luglio 2011 da Imaginitaly

L’estate palermitana è ogni anno segnata da un momento in bilico tra sacro e profano, il Festino di Santa Rosalia, che quest’anno raggiunge la 386a edizione.

Tutta Palermo festeggia ogni anno, dal 10 al 15 luglio, la patrona Santa Rosalia con un programma fitto di eventi a cavallo fra il sacro e il profano che ha il suo apice nella spettacolare processione del 14 luglio.

Il Festino di Santa Rosalia, in dialetto il “Fistino”, è una delle maggiori feste sacre popolari della Sicilia ed è un momento particolare per la città di Palermo, in cui i cittadini si riversano per le strade per festeggiare la santa. Ogni anno la processione è seguita dai fedelissimi (pronti a tutto pur di assistere al passaggio della statua ma anche da tante persone interessate all’evento come “momento sociale”, appassionati fotografi, turisti e gruppi di ragazzi che festeggiano con birra e “babbaluci” (lumache bollite e condite con aglio e prezzemolo).

Sì, perché le specialità gastronomiche, soprattutto in una città come Palermo, sono uno dei “pezzi forti” dell’evento. Se volete provare il cibo tipico del “Fistino” fate un giro per i mercati storici cittadini (Capo, Ballarò, Vucciria): qui, oltre ai già citati “babbaluci”, troverete pasta con le sarde, panini con panelle, sfincione, polipo bollito, fette d’anguria fresca. E non mancate di passeggiare mangiando lo “scaccio”, ceci e semi di zucca essiccati detti anche “calia e simenza” che potrete acquistare dai numerosi venditori ambulanti o nello storico negozietto in Via Torremuzza.

Santa Rosalia, affettuosamente chiamata dai palermitani la “Santuzza”, era la nobile Rosalia Sinibaldi, vissuta nel XII secolo alla corte di Re Ruggero, ed in seguito ritiratasi a vivere da eremita in una grotta di Monte Pellegrino. Nel 1624 il miracolo: Palermo era devastata dalla peste e Rosalia appare in sogno al saponaio Vincenzo Bonello, svelandogli dove si trovano i suoi resti ed invitandolo a recuperarli e portarli in processione, cosa che permise di scacciare la “morte nera” dalla città.

I palermitani liberati dalla peste non dimenticarono più la loro Santa e da allora ogni anno il Carro trionfale, sempre diverso e ideato da artisti contemporanei, porta la Santa in processione dal Palazzo dei Normanni attraverso Corso Vittorio Emanuele (antico asse del Cassaro) sino al mare. Lì, a mezzanotte, i fuochi d’artificio concludono l’evento colorando il cielo palermitano per circa un’ora.


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