“Festival Beethoven” a Torino

Creato il 25 giugno 2013 da Sulromanzo
Autore: La RedazioneMar, 25/06/2013 - 16:30

L’umanità, nella sua storia, ha avuto molti grandi uomini ma non moltissimi genii assoluti. Ludwig van Beethoven ha di sicuro fatto parte del secondo gruppo. A oltre 186 anni dalla morte, il mito di Beethoven splende ancora di luce propria, certo alimentato dalla “figura romantica” tagliata sul compositore nato a Bonn nel 1770; non a torto, però, brilla ancor di più la sua influenza sugli autori a lui contemporanei e successivi, i quali spesso hanno rinunciato a farvi i conti in maniera diretta.

È stato inaugurato ieri, a Torino, in Piazza San Carlo, il Festival Beethoven: una serie di concerti, fino al 30 giugno, per onorare una volta ancora la memoria del grande artista. E, obiettivo non meno importante, cercare di offrire al pubblico musiche immortali, gratuitamente, e con un alto livello qualitativo di esecuzione.

Nell’ambito dei sette giorni di spettacoli previsti, si andrà dalle nove sinfonie (stasera la Sinfonia n. 9 in re minore per soli, coro e orchestra op. 125) a diversi concerti, tra cui il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 61, e il Concerto n. 1 in do maggiore per pianoforte e orchestra op. 15, dalle sonate ai quartetti per archi, con l’obiettivo di fornire una selezione il più significativa possibile dallo sterminato repertorio.

Una dimostrazione, dunque, questo Festival Beethoven, di più, una festa di piazza aperta e rivolta a tutti, e un ottimo esempio per resistere, in questi anni di repentino abbrutimento, aneddotica, volgarità, inconsapevolezza, utilitarismo, qualunquismo.

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