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Che la cultura stia diventando in tutto il mondo una delle principali fonti attrattive del turismo è fuori discussione. In una delle capitali del mondo, però, si fa da sempre della multiculturalità un elemento fondante.
Stiamo parlando dei festival culturali a Lisbona.
Durante questa settimana, l’aria di Lisbona si è tinta di colori nuovi e ha udito il suono di lingue diverse. La capitale portoghese ha ospitato due festival differenti, ma con un denominatore culturale comune.
Innanzitutto, il festival dedicato alla settimana della lingua italiana nel mondo, cominciato lunedì 14 e terminante questo weekend. Una settimana lungo la quale molti degli spazi culturali di Lisbona sono stati assediati dalla lingua italiana. All’Universidade de Lisboa, ad esempio, la Facoltà di Lettere ha organizzato una serie di incontri – film in cui venivano mostrate molte opere dei nostri più grandi artisti: Moretti e soprattutto Tornatore, Virzì, Benigni e Troisi con il loro Non ci resta che piangere; incontri in cui professori italiani che insegnano in Portogallo hanno parlato di Decameron, di prosa e poesia, di sottotitoli, di problemi sociali e culturali vari associati alla lingua. Ancora, un’associazione culturale cinematografica ha reso omaggio il cinema realista italiano trasmettendo vari capolavori di Fellini, De Sica e Pasolini, per citarne alcuni.
Questo però non è stato l’unico evento culturale che ha animato la città nei giorni scorsi.
Dal 10 al 20 ottobre la “14 Festa do Cinema Francês” ha cambiato il volto di molte sale in tutto il Portogallo (è una festa itinerante: dopo Lisbona sarà spostata a Porto, Coimbra e in altre città portoghesi). In questi dieci giorni si trasmetteranno molti dei film francesi o in lingua francese più famosi, in un accordo che lega Parigi a Lisbona.
Sono solo due dei festival culturali che animano la capitale in questo periodo – altri sono, ad esempio, la Mostra Espanha 2013 o l’esposizione fotografica sul Messico – che vale la pena di vivere, se ne si ha la possibilità.