Durante le tre giornate viaggeremo su percorsi paralleli ma interagenti di Archeologia, antropologia, lingua, creazione artigianale, musica, ballo, acqua…
Le attività del festival si concretizzeranno in tre giornate in cui verranno effettuati dei corsi-laboratori, molti dei quali insegnano un’arte e un mestiere; in competizioni sportive e sacre tradizionali; in mostre di artigiani che lavorano secondo il metodo dell’arcaicità moderna; in esposizione-vendita libri e musica sul tema; in concerti musicali che percorrono tutta la nostra tradizione innovandola e rilanciandola in chiave contemporanea. Si svolgeranno inoltre competizioni sacre come sa murra, s’istrumpa, la corsa con i sacchi e al palo. Vi saranno attività ricreative per i bambini, le Mostre del “popolo di bronzo” di Angela Demontis, “la maschera sardonica” di Sisinnia Coga, la ceramica di Manuel Art.
Il festival vedrà la presenza di più di quaranta artigiani liberi e creativi (tra cui quelli di Artimanos)che hanno deciso di rimanere nella nostra terra per produrre con il metodo dell’arcaicità moderna, raccontando della nostra storia, del nostro vissuto, delle nostre capacità manuali e intellettuali. Le loro opere saranno presentate in stand espositivi che mostrano i prodotti, i saperi e l’arte degli artigiani che andranno ad arricchire e dare ulteriore senso al bosco di Selene: dalla ceramica, al legno, alla pelle, alla lana, al materiale da riciclo.
Infine l’esposizione editoriale e musicale riguarderà i temi concernenti il percorso proposto: storia, archeologia, lingua, cultura della Sardegna.
I concerti previsti richiameranno i temi trattati nel percorso culturale-storico-archeologico del festival, a chiudere Dottor Drer & CRC Posse da Marsiglia Papet J (dei Massilia Sound System) nello spettaccolo: “Abba Acua Eau”,
Giovani cantautori e musicisti, che esprimendosi in lingua sarda riproducono attraverso una costruttiva e interattiva acculturazione, la migliore contaminazione di tradizione e contemporaneità.
Dopo il secondo giorno di corso laboratorio, sarà previsto il gran ballo “in piazza” tra le tombe dei giganti di Selene, con la presenza di tutte le forme della tradizone musicale sarda (e non solo) con la partecipazione straordinaria del Cuncordu e Tenore di Orosei: dai tenores, ai tumbarinos, pitiajoulu, launeddas, triàngulu, sonete, sonete a buca, trunfa e via dicendo, che si riuniranno in un ensemble, per dare il via e incalzare le danze.
La rosa di proposta per i corsi è questa: ballo principianti e avanzato (tutti i balli della Sardegna, con gran ballo finale), scrittura di lingua sarda (principianti e avanzato), corso di Antropologia comparata, Storia della Sardegna, Archeoastronomia, con stage finale all’osservatorio astronomico di Lanusei, piante officinali, ceramica, bronzettistinca in 3D, asfodelo e costruzione dei cestini, de “la maschera sardonica” con materiale da riciclo, corso laboratorio lavorazione della lana (borse, babuccie, contenitori…), laboratorio creativo “le mani di Renata” con materiale da riciclo, tumbarinos e pitiajolos, lavorazione del legno. Tra i maestri: Joyce Mattu, Nicola Cantalupo, Augusto Mulas, Rossella Fardeu, Renata, Sisinnia Coga, Ignazia Tidu,
Per pernottamento, vitto e iscrizione ai corsi, sarà valida solo la preiscrizione, tutte le specifiche su questo sito.
http://iscusorgiu.altervista.org/sito/