Quindi, se nei giorni in cui cerco le parole giuste per scusarmi con voi lettori per il ritardo nella pubblicazione dei post, m’imbatto nel Festival della lentezza, ci sarà un perché!
Al centro della tre giorni di incontri, una riflessione sul rapporto con il tempo, risorsa a dir poco insostituibile, in relazione al modello di sviluppo in cui ci siamo abituati a vivere, improntato alla velocità nel consumo di beni e persino di emozioni.
Presto. E’ ciò che ci insegnano fin da piccoli. Bisogna fare presto. Correre. Muoversi. Accelerare. Il mondo non aspetta, non ha tempo. Cresciamo accumulando ritardi, mentre un senso di colpa latente ci avvolge con una patina quasi impercettibile.
Sono queste le parole che aprono il Manifesto (o “Idea poetica”, come definito nel sito) dell’Associazione in cui sono descritti i principi ispiratori del progetto. Certo la premessa è piuttosto impegnativa, ma scegliere di dedicare un festival alla lentezza che si fa concreto gesto di attivismo sociale può diventare una piccola rivoluzione, inarrestabile. E’ un augurio!!
Da segnalare anche l’incontro “La pedagogia della lentezza” con la psicoterapeuta e pedagogista Paola Cadonici, dedicato al rapporto genitori e figli (venerdì 12, ore 19, Cortile della Reggia); e la cerimonia di premiazione del “Giornalista virtuoso dell’anno”, occasione per vedere ‘celebrati’ quanti si distinguono per la narrazione di buone prassi e storie concrete di cambiamento (domenica 14, ore 16.30, primo Cortile della Reggia).
Protagonisti degli appuntamenti serali, due artisti dalla poetica lentezza: Vinicio Capossela con il suo “Requiem per animali immaginari e altre fantasticherie” (venerdì 12, ore 21.30, Giardino Ducale); e Ascanio Celestini con “Racconti d’estate. Fiabe per adulti che volevano essere bambini cattivi” (sabato 13, ore 21.30, Giardino Ducale).
E non dimenticate:
Per prenderci cura del nostro passato e immaginare con freschezza un futuro ancora tutto da scoprire. Musica, immagini, parole. Contaminazioni. E arriveremo infine, con un po’ di fortuna, dove dovremmo stare tutti quanti, insieme. Dentro di noi.
Viva la LENTEZZA e… bentrovati
Il programma completo della manifestazione è consultabile sul sito