Festival della Letteratura Milano – dal 5 al 9 giugno 2013 più di 100 eventi in tutta la città – Milanoartexpo

Creato il 01 giugno 2013 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo

Festival della letteratura Milano

MILANO – Dal 5 al 9 giugno 2013 si apre il secondo appuntamento con il Festival della letteratura Milano ideato, organizzato e promosso da un’associazione costituita da un gruppo di cittadini volontari. Quest’anno prevede un calendario fittissimo costituito da più di 100 eventi sparsi per la città in luoghi diversi, pubblici e prevalentemente privati, tra cui anche il Carcere di San Vittore.

Un’iniziativa lodevole per sviluppare l’attenzione, attraverso la narrativa, la saggistica e la poesia, sui temi più svariati, dalla musica al cinema, dalle donne alle carceri, dalle figure letterarie più affascinanti dell’ultimo secolo all’arte.

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Un lavoro impegnativo sul fronte organizzativo e anche economico per cui, come ha scritto il direttore artistico della manifestazione, Milton Fernàndez, non hanno ricevuto un soldo pubblico:

“ In occasione di una cena di autofinanziamento, durante la campagna elettorale, qualcuno aveva regalato al futuro sindaco Giuliano Pisapia il libro Indignatevi, di Stephen Hessel, che spopolava allora tra le sinistre di mezza Europa. Pisapia disse allora: “Condivido, ma io preferisco un altro termine: partecipate” Con la cultura non si mangia, diceva qualcuno. Abbiamo imparato strada facendo – noi, per i quali quella frase costituisce una baggianata – che è comunque un ottimo modo di mantenere la linea.
In questi giorni stiamo chiudendo – idealmente –  scrive sul sito del Festival  Milton Fernàndez – un calendario che di sicuro continuerà a crescere e ad arricchirsi. La mole di lavoro nella gestione di centoquaranta eventi (tanti sono quelli finora programmati) rischia di sopraffarci. Quest’ultimo anno di lavoro senza sosta comincia a lasciare i segni. Al punto che ogni tanto ce la facciamo anche noi quella domanda: chi ce l’ha fatto fare? Dura un attimo. Poi ci guardiamo intorno, o usciamo per strada, oppure leggiamo la scheda dell’ultimo autore che ci propone una presentazione del suo libro e ci diciamo che, dopotutto, il gioco continua a valere la candela. Che la Cultura che auspichiamo, in cui crediamo, è fatta anche di questo. Del rispetto verso la parola data, verso le promesse fatte, verso gli impegni presi”.

Il Comune di Milano,  settore cultura, giovedì 31 maggio, nella sua newsletter N. 67 ha segnalato il Festival della Letteratura. Si legge:

“Mercoledì 5 giugno -  domenica 9 giugno
Dopo il successo dello scorso anno, torna a Milano la seconda edizione del Festival della Letteratura con 5 giorni di eventi legati alla cultura nella sua più ampia accezione, diffusi in tanti luoghi della città, tra cui numerose biblioteche. Conferenza stampa, lunedì 3 giugno alle ore 11.00 presso la Sala del Grechetto di Biblioteca Sormani. Per il calendario delle iniziative clicca qui  “

Cliccando si apre un documento che elenca solo le iniziative che si svolgono nelle biblioteche e a concludere il messaggio c’è la dicitura: “Per ulteriori dettagli:   www.festivaletteraturamilano.it “.

Un lettore distratto potrebbe credere che l’iniziativa sia ideata, organizzata e finanziata dal Comune di Milano e potrebbe non cliccare su  “ulteriori dettagli” e quindi non scoprire affatto che il Festival della Letteratura di Milano è un’iniziativa privata, che coinvolge un’intera città partecipata anche da numerose piccole realtà, sempre private, che credono e lavorano in ambito culturale e ospitano gli eventi del Festival. Non si direbbero proprio dettagli. Un vero peccato perché il “pubblico” dovrebbe lodare e dare maggior rilievo all’impegno dei privati cittadini, che, in momenti di crisi, grazie al senso di responsabilità e ai loro ideali, promuovono la cultura. Purtroppo però rimangono voci anonime e il senso civico, a cui il Governo nazionale si appella sembra ormai solo un residuo morale necessario contro l’evasione fiscale.

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Su Il Corriere della Sera l’11 aprile del 2013 un articolo di Gian Antonio Stella ha scritto che tutti i musei pubblici d’Italia guadagnano, in un anno, il 25% in meno del solo museo de Louvre: la cultura in qualche Paese fa cassa e in qualche altro no. Allora non regge l’idea che vogliono farci credere che la cultura non sia un motore economico. Regge, invece, un fatto: il Paese Italia dovrebbe acquisire una maggiore consapevolezza non solo del patrimonio artistico, ma anche del valore di cui sono fatte le persone comuni che partecipano alla vita pubblica non solo esprimendo il voto o pagando le tasse, ma creando lavoro e facendo cultura. Quest’ultima, tra l’altro, per l’Italia potrebbe essere un fulcro importante per il rilancio economico del Paese e “potrebbe pagare”. Invece, il patrimonio artistico va in malora e l’Italia sta perdendo l’aura internazionale non solo del Paese del Sole (la Germania ci batte persino nell’uso dell’energia solare), ma anche dell’arte. Milano, con alle porte l’Expo 2015 dovrebbe rivedere e rivalutare questa energia che arriva dai suoi cittadini per far fronte alla crisi economica che è anche una crisi di valori e di cultura.

Alla domanda rivolta ieri, 31 maggio, a Cristina Zampano, responsabile dell’organizzazione e dell’ufficio stampa de il Festival della Letteratura Milano,  se alla loro conferenza stampa del 3 giugno alle ore 11 presso la biblioteca Sormani andrà anche l’assessore alla Cultura, Del Corno, ha risposto che sono ancora in attesa di una risposta.

Dopo la partecipazione dell’assessore alla festa del Gelato per gli Expo Days, si auspica che non mancherà alla conferenza di presentazione de il Festival della Letteratura Milano. Ad ogni modo, anche se così non fosse, su Milanoartexpo, vogliamo evidenziare, con nomi e cognomi, il lavoro certamente sociale, ma anche politico di chi ha organizzato il Festival della Letteratura Milano: Milton Fernàndez, direzione artistica, Cristiana Zamparo, organizzazione e ufficio stampa, Anna Chiello, web, Paola Camagni, realizzazione logo, a cui si aggiungono i volontari nell’organizzazione: Diana D’Ambrosio, Anna Girardi, Betta Marelli, Daniela Villa, Lisa Topi, Marta Mazzacano, Susanna Rizzi, Vittoria Polacci; nella grafica: Alessio Cancellieri, Simona Golinelli; nella gestione web: Michela Gualtieri, Tommaso Olivero, Gloria Somaini; nell’ufficio stampa: Claudia Consoli, Lisa Topi, Susanna Rizzi.

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A loro, da cittadina milanese, un grazie per il concreto contributo offerto alla città e anche alle numerose case editrici che, nonostante i tempi difficili, continuano a lavorare credendo nel potere della parola. Anche noi.

Melina Scalise


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