È uscito il programma del Festival di Cannes 2014. Di sicuro, almeno una cosa bellissima c’è già. Il poster. Voto: 8 ½ tendente al 10.
Voto al programma sulla carta, invece, per quanto mi riguarda è uno striminzito 6,5. C’è qualche pellicola promettente, però non condivido l’entusiasmo assoluto dei primi commenti che ho letto. In rete c’è chi parla di grandissimi nomi in concorso come Jean-Luc Godard e l’italiana Alice Rohrwacher. Quanto al primo, io per primo adoro i suoi film degli anni Sessanta, però il regista ormai ultraottantenne da quant’è che non realizza una pellicola davvero rilevante? Da una quarantina d’anni? Quanto all’unica presenza del nostro paese nel concorso ufficiale, ma l’avete visto voi il suo primo film Corpo celeste? È una cacata finto autoriale clamorosa. Il suo nuovo lavoro si chiama Le meraviglie, ma io dubito fortemente che sia qualcosa di così meraviglioso come il titolo preannuncia. Comunque spero che la sorella dell’insopportabile Alba Rohrwacher (guarda caso protagonista del film insieme a quell’altra “attriciona” di Monica Bellucci) sappia smentirmi.
Le meraviglie è l’unica pellicola italiana in concorso, ma la presenza nazionale non termina qui. Nella sezione Un certain regard sarà presente Asia Argento con il suo nuovo film da regista Incompresa. Incompresa è il titolo della pellicola, ma vale anche come definizione perfetta per l’autrice. Se delle Rohrwacher ho parlato male, la tanto criticata Argento jr. invece mi piace. Non sempre attrice fenomenale, è vero, però come regista ha del potenziale e il suo Ingannevole è il cuore più di ogni cosa non era niente male. Il suo nuovo film quindi promette bene… Hey, ma è vero che nel cast c’è Gabriel Garko? Allora come non detto.
"Pensieri Cannibali mi ha dato 4, come voto per le mie capacità da attore."
"4? Hai letto male, Gabriel. Mi sa che non t'ha dato più di zero."
Sempre nella sezione Un certain regard c’è poi da segnalare il curioso esordio alla regia dell’attore Ryan Gosling, Lost River, oltre a Eleanor Rigby con la Dea Jessica Chastain. Fuori concorso, l’apertura del Festival sarà invece affidato all’atteso (ma da chi?) Grace of Monaco con Nicole Cannibal Kidman. Per il resto, cos'altro c’è?
Nel concorso ufficiale arrivano il nuovo di David Cronenberg, Maps to the Stars, con ancora una volta il suo anemico pupillo Robert Pattinson, e l’ottimo giovincello Xavier Dolan che, dopo aver gareggiato in passato nell’Un certain regard con Les amours imaginaires e Laurence Anyways, quest’anno entra a far parte della competizione di serie A con il suo Mommy. Ci sono poi registi che non amo particolarmente come Ken Loach e Bennett Miller (quello di Moneyball), insieme ad altri che a volte mi piaciucchiano, senza però convincermi troppo, come Mike Leigh, Atom Egoyan, i fratelli Dardenne e Olivier Assayas. Manca invece un regista capace di entusiasmarmi del tutto, il Lars von Trier di turno, e allora i nomi su cui punto con maggiore fiducia, oltre a Cronenberg e Dolan, sono quelli dei francesi Bertrand Bonello, autore del notevole L’Apollonide, e Michel Hazanavicius, atteso alla prova del nove: con The Artist gli è capitata la classica botta di culo, oppure è un regista davvero da tenere d’occhio?
A decidere il vincitore di questa 67esima edizione del Festival di Cannes, che si terrà dal 14 al 25 maggio e il dove lo potete immaginare, sarà una giuria presieduta dalla regista Jane Campion. Io, alla faccia del campanilismo, non terrò certo all’Italia.
E forza Francia, è tempo di credere. Dai forza Francia, che siamo tantissimi. Forza Francia con noi!
Un Certain Regard Amour Fou di Jessica Hausner Bird People di Pascale Ferran The Blue Room di Mathieu Amalric Charlie's Country di Rolf De Heer Eleanor Rigby di Ned Benson Fantasia di Wang Chao A Girl At My Door di July Jung Harcheck mi Headro di Keren Yedaya Jauja di Lisandro Alonso Lost River di Ryan Gosling Incompresa di Asia Argento Party Girl di Marie Amachoukeli, Claire Burger and Samuel Theis Run di Philippe Lacote Salt Of The Earth di Wim Wenders & Juliano Ribeiro Salgado Snow In Paradise di Andrew Hulme Titli di Kanu Behl Tourist di Ruben Ostlund Unhappy Youth di Jaime Rosales Xenia di Panos Koutras
Fuori concorso
Proiezioni di mezzanotte
Proiezioni speciali