Tra le varie proposte, oltre agli incontri con i vari generi musicali, dallo scorso anno figurano anche sessioni dove si incontrano “due arti”: quella musicale e quella gastronomica. Quest’anno presso due grandi alberghi della città si sono avute due sessioni “miste” che hanno riscosso un notevole successo, anche grazie alla bravura dei cuochi di fama che si sono cimentati.
Per una settimana la buona musica si è unita ai luoghi più belli di Cartagena, dove l’atmosfera ha reso veramente magiche le notti del Festival. “Notti magiche” è infatti il nome dato a questa sezione dell’evento, quattro notti per altrettanti gruppi di Brasile, Messico, Canada, Venezuela e Colombia che hanno suonato nelle più belle piazze coloniali della città antica, quasi realizzando il pensiero di Schopenhauer: l’architettura è musica fatta pietra. Ma il Festival ha tratto una lezione anche da Elias Canetti, secondo il quale la musica è la storia viva dei popoli. Così anche i quartieri popolari di Cartagena hanno potuto apprezzare la bellezza della musica colta grazie ai concerti organizzati nelle zone socialmente più vulnerabili della città.
Per maggiori informazioni: http://www.cartagenamusicfestival.com