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Festival MITO Milano, Salvatore Accardo per Claude Debussy: la musica da camera – lunedì 10 settembre

Creato il 08 settembre 2012 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo
Festival MITO Settembre Musica, Salvatore Accardo, Claude Debussy

Salvatore Accardo – Claude Debussy, Festival MITO Settembre Musica Milano

Festival MITO Settembre Musica con Salvatore Accardo all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo (MAPPA) per le Sonate di Claude Debussy. - La musica da camera di Claude Debussy: Salvatore Accardo violino; Laura Gorna violino, Rocco Filippini violoncello, Andrea Oliva flauto, Laura Manzini pianoforte, Elena Gorna arpa. Lunedì 10 settembre 2012 ore 21.00. Biglietti concerto: posto unico numerato € 5. Acquisto biglietti on-line: www.mitosettembremusica.it e Vivaticket www.vivaticket.it. > per l'invio del comunicato MAE Milano Arte Expo ringrazia Carmen Ohlmes > 

Quasi vent’anni intercorrono tra le due importanti opere cameristiche di Claude Debussy, presentate dai musicisti chiamati dal violinista Salvatore Accardo, lunedì 10 settembre, alle ore 21, all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo. Due secoli di grandi cambiamenti sociali, culturali, artistici che si riflettono nelle tante correnti diverse della produzione artistica e musicale del periodo. La musica da camera ha, nonostante la produzione circoscritta, un ruolo importante nell’opera debussiana e il concerto presenta la rara occasione di ascoltare insieme le testimonianze più importanti del controverso e travagliato rapporto di Debussy con la tradizione classica.

Il progetto delle Sonate, inizialmente concepito – secondo il modello settecentesco – come ciclo di sei sonate, fu realizzato tra il 1915 e il 1917, negli anni della Grande Guerra. Scritte “nella nostra vecchia forma”, fanno riferimento al periodo pre-classico, un identificazione forse con Couperin, firmate orgogliosamente “Claude Debussy, Musicista Francese”. Il progetto rimase incompleto. Le tre Sonate completate presentano un organico variabile: la sesta avrebbe dovuto riunire poi tutte le sonorità delle precedenti.

Il Quartetto per archi op. 10, scritto nel 1893, è l’ultima opera prima delle tre grandi Sonate tarde di Claude Debussy composto con esplicito utilizzo della forma-sonata, con la tipica articolazione in quattro movimenti. Soprattutto nel primo e nell’ultimo movimento si può riconoscere la struttura classica dell’esposizione con due temi contrastanti, sviluppo e ripresa. Nonostante la forma classica, sono numerosi gli elementi innovativi, individuabili nell’armonia estremamente varia e spesso con soluzioni sorprendenti e nella ricchezza timbrica, nonostante il contesto “omogeneo” del quartetto d’archi.

 

Salvatore Accardo

Salvatore Accardo esordisce all’età di 13 anni eseguendo in pubblico i Capricci di Paganini. A 15 anni vince il primo premio al Concorso di Ginevra e due anni dopo, nel 1958, è primo vincitore assoluto del Concorso Paganini di Genova dall’epoca della sua istituzione. Il suo vastissimo repertorio spazia dalla musica barocca a quella contemporanea. Compositori quali Sciarrino, Donatoni, Piston, Piazzolla, Xenakis gli hanno dedicato loro opere.

Suona regolarmente con le maggiori orchestre e i più importanti direttori, affiancando all’attività di solista quella di direttore d’orchestra. In questa veste ha lavorato con le più importanti orchestre europee e americane. In qualità di direttore ha inoltre effettuato delle incisioni con la Philharmonia Orchestradi Londra. La passione per la musica da camera e l’interesse per i giovani lo hanno portato nel 1986 all’istituzione dei corsi di perfezionamento per strumenti ad arco della Fondazione Stauffer di Cremona insieme a Bruno Giuranna, Rocco Filippini e Franco Petracchi, e nel 1992 alla creazione del Quartetto Accardo. Ha inoltre dato vita nel 1971 al festival Le settimane Musicali Internazionali di Napoli in cui – primo esempio assoluto – il pubblico era ammesso alle prove, e al Festival di Cremona, interamente dedicato agli strumenti ad arco. Nel 1987 ha debuttato con grande successo come direttore d’orchestra e successivamente ha diretto, fra l’altro, all’Opera di Roma, all’Opéra di Monte Carlo, all’Opéra di Lille, al Teatro di San Carlo a Napoli, al Festival Rossini di Pesaro, oltre a numerosi concerti sinfonici.

Nel corso della sua prestigiosa carriera Salvatore Accardo ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Premio Abbiatidella critica italiana per le sue eccezionali interpretazioni. Nel 1982 il Presidente della Repubblica Pertini lo ha nominato Cavaliere di Gran Croce, la più alta onorificenza della Repubblica Italiana. In occasione delle celebrazioni del bicentenario paganiniano si è esibito in tutto il mondo suonando i 24 Capricci con il ‘Cannone’, violino Guarneri Del Gesù appartenuto a Niccolò Paganini.

Durante la tournée effettuata in Estremo Oriente nel novembre 1996, il Conservatorio di Pechino lo ha nominato Most Honorable Professor. Nel 1999 è stato insignito dell’ordine Commandeur dans l’ordre du mérit culturel, la più alta onorificenza del Principato di Monaco. Nel 2002 gli è stato conferito il prestigioso premio Una vita per la Musica. Alla fine del 1996 Accardo ha ridato vita all’Orchestra da Camera Italiana, formata dai migliori allievi ed ex allievi dei corsi di perfezionamento dell’Accademia Stauffer di Cremona. Con essi ha inciso, nel corso del 1997, per la Warner Fonit Il violino virtuoso in Italia e I Capolavori per violino e archi, dischi che segnano il debutto discografico dell’OCI. Nel 1999, per l’etichetta EMI Classics, Accardo ha realizzato insieme all’Orchestra da Camera Italiana la registrazione dell’integrale dei Concerti per violino e orchestra di Paganini; per Foné il Concerto per la Costituzione e nel 2003 l’Integrale delle opere per violino di Astor Piazzolla in 3 super audio cd.

Dal 2007 ad oggi ha realizzato per Foné la seconda incisione delle Sonate e Partite per violino solo di J. S. Bach, la terza incisione dei 24 Capricci di Paganini (edizione originale) e la terza incisione delle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi (edizione Urtext) con OCI.

E’ uscito nel 2011 per Deutsche Grammophon un cofanetto dal titolo L’arte di Salvatore Accardo: una vita per il violino, ritratto musicale dell’artista che raccoglie alcuni tra i più famosi brani della letteratura violinistica di ogni epoca. Un secondo cofanetto analogo è uscito nel 2012.

Nata in una famiglia di musicisti, Laura Gorna si diploma con il massimo dei voti presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano, sotto la guida di Gigino Maestri. Si perfeziona in seguito con Salvatore Accardo all’Accademia “W.Stauffer” di Cremona. Vincitrice del XXII Concorso “Città di Vittorio Veneto”, debutta giovanissima alla Sala Verdi di Milano, suonando il Concerto di Khachaturian con l’Orchestra della Rai. Grande appassionata di musica da camera, Laura Gorna diventa nel 1992 membro del Quartetto Accardo e collabora in diverse formazioni con Bruno Giuranna, Toby Hoffmann, Rocco Filippini, Bruno Canino, Giovanni Bellucci, Andrea Lucchesini, Franco Petracchi. Nel 2005 fonda “Estrio” con la violoncellista Cecilia Radic e la pianista Laura Manzini. Incide per la casa discografica “Fonè”. Laura Gorna suona lo splendido violino “Giorgio III” di Giovanni Paolo Maggini (Brescia,1620).

Rocco Filippini é nato a Lugano in una famiglia di artisti. Compiuti gli studi sotto al guida di Pierre Fournier, vinse nel 1964 il Concorso Internazionale di Ginevra, iniziando subito dopo la sua carriera. Ha dato centinaia di concerti nei principali centri musicali d’Europa, delle due Americhe, del Giappone e dell’Australia, ospite delle più grandi sale e di famosi Festival. Svolge un’intensa attività discografica.

Nel 1968 ha fondato il Trio di Milano, e più recentemente il Quartetto Accardo. È accademico di Santa Cecilia. Docente di violoncello presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, dal 2003 ha tenuto la classe di musica da camera ai corsi di perfezionamento dell’Accademia di Santa Cecilia. Nel 2010 è stato insignito del titolo di Professore Emerito. Ha inoltre dato vita nel 1985 ai corsi dell’Accademia Stauffer di Cremona. Il suo violoncello è il Gore Booth, ex Baron Rothschild di Antonio Stradivari (1710).

Nato a Modena nel 1977, Andrea Oliva si diploma col massimo dei voti in soli 5 anni all’Istituto Musicale Vecchi-Tonelli di Modena sotto la guida di G. Betti, perfezionandosi poi con C. Montafia, G. Cambursano, J.C. Gérard e Sir James Galway ed iniziando subito una brillante carriera. Fra i numerosi premi vinti nei più importanti concorsi flautistici internazionali spiccano il Primo premio al Concorso Internazionale di Kobe (2005, primo italiano ad aver ottenuto tale riconoscimento) ed il terzo premio al Concorso Internazionale ARD di Monaco (2004).

Richiestissimo ed apprezzato docente, tiene i corsi di alto perfezionamento all’Accademia nazionale di S.Cecilia di Roma, il biennio per prassi esecutiva orchestrale a Modena e da ottobre 2011 anche presso l’Accademia Internazionale di Flauto “Incontri col Maestro” di Imola, oltre che masterclass in tutto il mondo. Ha inciso per la “ARTS” il duetto di  Beethoven col flautista M. Marasco, per “Falaut edition” ‘Sonate’ per flauto e pianoforte, per “Le Chant de Linos” le Sonate di Händel. Nel giugno 2009 è uscita per la rivista Amadeus l’incisione di “Le merle noir” di O. Messiaen per flauto e pianoforte con A. Pepicelli e nel 2011 il disco “Globe” con la chitarrista C. Savarese (GlobeDuo per l’etichetta Wide Classique). E’ di prossima pubblicazione un DVD didattico sul flauto (Edizioni Accademia) ed il CD “Bach Flute Sonatas” insieme alla pianista canadese A. Hewitt per “Hyperion”.

Rivelatasi giovanissima al grande pubblico, Laura Manzini si diploma con lode e menzione d’onore presso il Conservatorio “S. Cecilia” di Roma, sotto la guida di Sergio Cafaro. Si perfeziona con Bruno Canino e frequenta i corsi di Alexander Lonquich e Gyorgy Sandor; per la musica da camera è allieva di Riccardo Brengola all’Accademia Chigiana di Siena e del Trio di Trieste alla Scuola di Musica di Fiesole. Come prima classificata al concorso nazionale a cattedre, ottiene nel ’94 la docenza di Musica da Camera presso il Conservatorio statale di musica “Ottorino Respighi” di Latina, dove tutt’ora insegna.

Elena Gorna nasce in una famiglia di musicisti e studia al Conservatorio G. Verdi di Milano dove si diploma, con il massimo dei voti e la lode, sotto la guida di Giuliana Albisetti. Debutta come solista nel 1990 e negli stessi anni si esibisce come solista e camerista all’interno del Festival Malatestiano di Rimini, Festival Studio ES e Musica del Nostro Tempo a Milano, Ars Musica a Bruxelles, Festival International di Murcia in Spagna. Nel 1991 vince una borsa di studio alla scuola di Alto Perfezionamento dei Filarmonici di Torino ed un’altra borsa di studio quale miglior giovane concertista, assegnatale dal Rotary Club di Milano. Ha collaborato con la Schleswig-Holstein Musik Festival Orchester, Orchestra G. Cantelli, Orchestra Sinfonica G. Verdi, Orchestra I Pomeriggi Musicali, Orchestra Teatro alla Scala suonando, tra gli altri, con i Maestri Giulini, Oren, Ceccato, Renzetti, Gandolfi, Jurowsky, Gallois. Collabora, come solista e camerista, con Divertimento Ensemble, Sentieri Selvaggi, Icarus. Nel 1998 è uscita la sua incisione dei “Notturni” di Bochsa per clarinetto e arpa, edita da  Bayer–Records e  nel 2012 un cd dedicato a musiche di Schubert per l’etichetta ASM, ex Koch Swann.

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Lunedì 10 settembre 2012 ore 21.00 – Auditorium di Milano Fondazione Cariplo (largo Gustav Mahler – ang. Corso San Gottardo, 39)  – Milano

La musica da camera di Claude Debussy

Salvatore Accardo, violino

Laura Gorna, violino

Rocco Filippini, violoncello

Andrea Oliva, flauto

Laura Manzini, pianoforte

Elena Gorna, arpa

Claude Debussy

Sonata n. 1 in re minore per violoncello e pianoforte

Sonata n. 2 in fa maggiore per flauto, viola e arpa

Sonata n. 3 in sol minore per violino e pianoforte

Quartetto per archi in sol minore op. 10

posto unico numerato € 5

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Monica Ripamonti   02.70108230 / 348.0608294

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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia l’Ufficio Stampa di Festival MITO Settembre Musica per il comunicato stampa e le immagini relative al concerto.

Festival MITO Milano, Salvatore Accardo, Milano Arte Expo

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