Fiamme!

Da Marcofre

Altro frammento del mio vecchio racconto del 2010. Qui entra in scena il protagonista. Ricordo che all’epoca l’idea era dimostrare come una persona qualunque, che si fa gli affari suoi, che cerca con una certa ostinazione di non ficcarsi in affari che non lo riguardano, finisce per esserci trascinato dentro. Come se ci fossero in azione delle forze contro le quali il libero arbitrio non può nulla. A mio parere l’idea l’ho sviluppata poco e male. Però, ribadisco: c’è di peggio in giro.
Ah, ecco l’inizio della storia che si intitola “Insieme nel buio”.

Attorno alle tre di quella giornata, ed era sabato, Michele Parodi pedalava duro per la salita isolata e bucherellata che attraversava il bosco, alle spalle della città. Era ottobre e faceva caldo.
A 33 anni aveva ingaggiato, con la supervisione del medico di famiglia, una guerra più o meno senza quartiere contro il colesterolo. Per questo nel fine settimana piegava pedali e schiena sulle strade dell’entroterra, con la speranza di perdere chili, e guadagnare in salute.
Sulla strada niente e nessuno; d’un tratto il ruggire di un motore di un veicolo che sbucò da dietro la curva, a circa 30 metri davanti a lui.
Era un Suv nero che strizzò le larghe gomme sulla ghiaia che occupava pure il centro della carreggiata, e si lanciò a tutta velocità sul corto rettilineo. Poi rallentò, rallentò ancora quando incrociò Michele, e i due uomini alla guida, celati da occhiali scuri, corti capelli neri, e mascella squadrata, lo fissarono.
L’uomo pensò: “Minchioni da Suv”.
Si alzò sui pedali, e riprese a pedalare con vigore.
Poco dopo la curva vide una colonna di fumo alzarsi dal bosco. Accese allora il telefonino mentre accelerava la pedalata, e giunse dove si stava sviluppando l’incendio.
Sul bordo della strada c’erano due vecchi; uno di essi stava al cellulare. Indicava col braccio sinistro il luogo, come se l’interlocutore con cui era al telefono, fosse lì a pochi passi, e non comprendesse una cosa tanto elementare come il percorso da compiere per raggiungerli.
Non era il bosco a bruciare. In una piccola radura che si raggiungeva percorrendo una strada sterrata in discesa, stava consumandosi tra le fiamme la carcassa di un’utilitaria.