Fibromialgia, celiachia e gluten sensitivity

Da Gftl

Che cos’è la fibromialgia?

La fibromialgia ( fibromyalgia, FM) è una malattia cronica – remautica che colpisce muscoli (mio o myo) e tessuti fibrosi (fibro). Coinvolge tutto il sistema muscolo-scheletrico da capo a piedi (nel vero senso della parola) e questo basta già per immaginare quanto invalidante sia questa patologia. E’ caratterizzata da dolore diffuso e cronico a tutti i muscoli e ai tendini ed è accompagnata da stati di ansia, depressione, disturbi del sonno, intenso affaticamento.

L’FM è causata da alterazioni a livello dei neurotrasmettitori, ovvero quelle sostanze che veicolano l’informazione fra le cellule nervose, tramite un segnale chimico che diffonde dal neurone, la cellula del sistema nervoso, per un breve tratto attraverso lo spazio che separa la cellula del sistema nervoso da una cellula bersaglio, la cellula che riceve lo stimolo. Queste alterazioni dei neurotrasmettitori del sistema nervoso centrale (SNC) inducono un’errata interpretazione degli stimoli dolorosi.

Tra le principali alterazioni dei neurotramettitari vanno ricordate quelle che riguardano il deficit della serotonina, della dopamina, della melatonina, del 5 idrossi-triptofano e un aumento della concentrazione della sostanza P (un  altro neurotrasmettitore). Si tratta quindi di alterazioni che possono colpire più di una via di trasmissione nervosa.

Qual è la sintomatologia?

La sintomatologia della FM comprende,  oltre a quelli più comuni come dolore e stanchezza, tutta una serie di sintomi che variano ampiamente:

  • mal di testa e dolore al viso: emicranie continue e dolori mandibolari diffusi
  • rigidità: sensazione continua di rigidità totale o localizzata
  • disturbi del sonno
  • acufeni: spasmi a livello del timpano che causano fischi e/o vibrazioni
  • formicolii localizzati o diffusi e associati a intorpidimento
  • disturbi urinari: aumentata frequenza nella minzione e in rari casi cistiti interstiziali frequenti
  • dismenorrea: mestruazione dolorosa
  • alterazioni del senso dell’equilibrio, causate dal fatto che la FM coinvolge sia i muscoli dell’orecchio che quelli oculari
  • tachicardia
  • fibro-fog: disturbi della concentrazione
  • alterazione temperatura corporea: freddo o caldo intenso
  • disturbi gastrointestinali: il 60% dei pazienti affetti da FM soffre della sindrome del colon irritabile, ma sempre più pazienti che soffrono di celiachia o di gluten sensitivity sono diagnosticati per fibromialgia (per approfondimenti su tali patologie)

Come diagnosticare la fibromialgia

La fibromialgia è oggi sotto-diagnosticata, anche perché inquadrare questa patologia è  complicato, poichè la genesi è multifattoriale.

La ricerca in merito alla fibromialgia dimostra che la sintomatologia della FM può essere sovrapponibile a quella di altre patologie autoimmuni, come la tiroidite di Hashimoto e la celiachia; ma la sintomatologia è anche correlata a quella della gluten sensitivity ed è anche sovrapponibile a quella della sindrome da stanchezza cronica. Inoltre, altri sintomi sono aspecifici e vanno a riprodurre il quadro clinico di altre patologie.

La diagnosi viene effettuata tramite:

  • esame fisico completo
  • valutazione manuale dei tender points (letteralmente punti doloranti)
  • storia clinica del paziente

Il risultato è spesso un quadro clinico confuso, che per portare alla diagnosi di fibromialgia deve prima escludere tutte le altre patologia con sintomi correlati (l’iter diagnostico dura in media 5 anni).

Come per altre patologie croniche, per la FM la cura consiste in terapie di supporto, di tipo farmacologico, per la gestione dei sintomi e delle fasi acute, cui vanno associate delle precise terapie alimentari, per eliminare una serie di fattori che vanno ad aggravare gli stati infiammatori (ad esempio, il glutine, le proteine del latte, soprattutto se vaccino, ecc.)

Esiste dunque una correlazione tra celiachia, gluten sensitivity e fibromialgia?

Ricerche recenti mostrano una interessante correlazione tra tali patologie; diversi studi hanno avuto come oggetto l’incidenza della fibromialgia in pazienti affetti da gluten sensitivity diagnosticata; è stato osservato che la cura della gluten sensitivity con la dieta aglutinata  determina un effettivo miglioramento della fibromialgia. Considerato che le gliadine contenute nel glutine possono attivare la cascata infiammatoria, come altre proteine (ad esempio quelle del latte vaccino), il paziente fibromialgico che soffre anche di celiachia o di gluten sensitivity gestisce meglio la sintomatologia rispetto al paziente fibromialgico che continua ad avere una alimentazione glutinata.

Altri studi riguardanti la fibromialgia confermano che la presenza di glutine, derivati del latte, FODMAPs o, in ogni casi, alterazioni dell’asse cervello – intestino sono importanti fattori di rischio per la permanenza della fase acuta della sintomatologia.

Va sottolineato che come le malattie autoimmuni sono croniche, sono permanenti e la loro sintomatologia può essere gestita nel tempo seguendo un protocollo definito (ad esempio, per la celiachia è la compliance continua alla dieta aglutinata, per la tiroidite autoimmune di Hashimoto è l’assunzione continua e controllata di ormoni tiroidei, ecc.) esistono altre malattie croniche a componente immunitaria, come la gluten sensitivity, e malattie croniche come la fibromialgia; anche per queste malattie la cura consiste nel seguire continuamente e costantemente un protocollo terapico.  Tutte le patologie croniche si possono tenere sotto controllo seguendo il protocollo terapico, si possono arrestare o fortemente attenuare le fasi acute; infatti, nel caso di malattie croniche si parla di remissione parziale o completa – sempre che la terapia sia seguita attentamente – ma non di guarigione.

Bibliografia e sitografia:

http://www.reumatologiaclinica.org/en/fibromyalgia-chronic-fatigue-syndrome-caused/articulo/S2173574314001403/

www.mypersonaltrainer.it

Fisiologia, un approccio integrato. Silverthon, casa editrice Ambrosiana

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