Fidarsi dell'intuito, diffidare della razionalità

Da Nino Bonaiuto @cambiaremente

Siamo stati tutti quanti abituati a pensare che la logica razionale e il pensiero matematico siano gli strumenti migliori a nostra disposizione per affrontare e gestire la realtà.
Mi sono soffermato numerose volte su questo blog a mettere in discussione il comune concetto di realtà. Ognuno di noi creail suo mondo e poi gioca con esso. Una realtà esterna oggettiva, solida e immutabile, semplicemente non esiste.
La realtà potrebbe essere pensata come un'onda elettromagnetica, la cui sostanza "tiene" finché la fonte che l'ha generata continuerà a generarla. Fuor di metafora: finché la coscienza continuerà a generare un certo tipo di realtà, quest'ultima ci sembrerà incontrovertibilmente vera, mentre la sua vera essenza è fluida come il vento.
Già da questa considerazione si può capire che il pensiero razionale s'illude di comprendere la realtà, che è per l'appunto assai diversa da quello che crede.
L'intuito appartiene invece alla sfera del Sé superiore, che è proprio quello che di fatto crea la realtà. L'intuito quindi è una forma di conoscenza più pertinente e, di sicuro, più utile.
Come fare a distinguere ciò che proviene dall'intuito da ciò che è stato invece inventato dalla parte razionale di noi stessi?
Per prima cosa dobbiamo essere disposti ad accettare le idee che ci verranno, per quanto strampalate ci potranno sembrare. Dobbiamo avere fiducia nel nostro subconscio: è lì per noi, s'impegna costantemente per farci vivere una vita felice.
C'è un sistema infallibile per capire ciò che il nostro Sé superiore, attraverso il subconscio, cerca di suggerirci: la sensazione. Se una certa decisione ci fa star bene, è quella che dobbiamo seguire; se, viceversa, ci fa sentire a disagio, dobbiamo evitare di fare quella scelta, checché ne dica la ragione, con i suoi "sarebbe giusto" e "sarebbe sbagliato".
Se faremo affidamento sul nostro intuito, accettandolo e fidandoci di esso, difficilmente ci troveremo a mal partito. In più, sempre più frequentemente, accadrà di avere visioni nitide (chiaroveggenza), premonizioni, telepatia e altri fenomeni di conoscenza diretta della realtà, senza passare per i condizionamenti che abbiamo accumulato da quando siamo nati. La ragione prende i dati che ha e cerca di inquadrare ciò che non conosce in ciò che già conosce, non c'è niente di creativo nelle sue conclusioni.
E la realtà è una costante creazione originale.