Immaginiamo, Fidenza luglio 2014. Sportivi di tutto mondo unitevi. Che è successo? Poco prima, nel marzo del 2014, Andrea Massari con le primarie avvia la riconquista del nunicipio di Fidenza. Nel luglio dello stesso anno (sono consentititi i normali scongiuri) viene eletto sindaco.
Immaginiamo di tornare indietro di qualche mese.
Fidenza, maggio 2014, campagna elettorale. L'elemento fondamentale per sbaragliare il campo dagli avversari? Eccolo: la promessa dell'uso “a gratis” degli impianti sportivi comunali.
Massari su questo ci conta, così su facebook, twitter e plance elettorali compare lo slogan “sport gratis per tutti, i fanciulli sognano Balotelli”. La scrittta campeggia sui manifesti elettorali di Massari, ritratto in varie foto come aviatore, schermitore, automobilista, cavaliere, calciatore, tennista, nuotatore, ciclista, ginnasta ... insomma, in lui s'incarna il simbolo dello sport.
Sentitelo: "Lo sport è da sempre uno dei valori più preziosi della nostra città... tutti i ragazzi di Fidenza possano tornare a fare sport usando gratuitamente gli impianti comunali per le attività giovanili, senza tessere e impicci burocratici” insomma, palestre e campi di gioco come mezzi di propaganda e come strumento di consenso, ricchi e poveri tutti uguali, nessuno paga.
Tutto bene, dunque!
Come? Nessuno paga? Detto tra noi sento odore di fregatura. Invero, c’è poi un piccolo corollario che può aiutare a riconoscere a prima vista le fregature: è un acronimo che Robert Heinlein ha usato in un suo romanzo, “La Luna è una severa maestra”, TANSTAAFL (There ain’t no such thing as a free lunch) ovvero, rapportando il tutto all'oggi, non è vero che gli impianti sportivi del Comune sono gratuiti.
Gratis? E la manutenzione e la gestione degli impianti di giorno e di notte ? Non scherziamo, se qualcuno promette impianti sportivi gratis, sappiate che qualcun altro sarà costretto, magari inconsapevolmente, a pagarne il conto. Molto probabilmente quel “qualcun altro” siamo noi.
Chiunque si candidi a diventare sindaco non dovrebbe essere mai misurato per quello che ti promette di dare a gratis a tutti ma, semmmai, per quello che si attiva per estendere quel servizio, di cui normalmente si usufruisce pagando, anche ad altri meno fortunati che non se lo possono permettere.
Si impara, nei corsi di economia, che non esiste un pasto gratis, mai. Non esiste una forma di gratuita' che nasca dal nulla, senza un costo, una fatica. Si vive in comunità per assicurarci un futuro, un rifugio, soprattutto per le prossime generazioni e l’educazione, la cultura, l’ordine, la sanita’ e la solidarietà sono le componenti principali di questo patto sociale.
Il resto è propaganda, gratis et amore Dei.
(cp)
http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane