Nel caso di Fidenza, la situazione è aggravata dal fatto che i partiti null'altro sono che la proiezione di classi dirigenti che, coltivando l'illusione di diventare più forti, in realtà sono svuotati ed occupati anche al loro interno da lobby locali e mediocri affaristi.
Lungo questa deriva, il primato della politica tramonta e la ricerca del consenso con operazioni di marketing e di pura immagine viene a coprire il simulacro di partiti; penso al Pd ma anche a FI per non parlare dei patetici partitini, anticamera del niente... qualche insulto e via, alla Muollo per intenderci, tutti quanti ormai irrimediabilmente svuotati di ogni ideale dove di <<massa>> rimangono le reti clientelari, che necessitano di un sempre crescente ricorso alle risorse pubbliche, per continuare a garantire il capillare controllo dell'elettorato.
Da qui l'invadenza indebita dei partiti nella vita pubblica e l'inamovibilità di una classe politica autoreferenziale che ha assunto le sembianze di una nomenklatura tutta giocata sull'individualismo e sulla corsa al potere. Nulla d'altro.
In generale, il generoso tentativo delle liste civiche di Rigoni e Cantini di baipassare ed uscire dal sistema partitocratico, per me rimane un messaggio di speranza e di ottimismo.
Il cambiamento -le persone al posto dei partiti- visto anche quel 15 % di consensi ottenuti alla prima uscita, dimostra, anche se il cammino sarà difficile, che uscire dalla partitocrazia è possibile.
Comunque non si torna indietro.
Buona giornata.
(pb)
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