Moschea di Tirana (Albania) in una cartolina anteriore al 1940
La scheda comparto 41 individua un'area oggi libera da costruzioni con accessi da via Togliatti e da Via Nenni. Ha la forma triangolare degli altri "contrafforti" cittadini che dall'attuale circonvallazione sud si spingono verso le colline in un disegno complessivo che ripropone, ingigantiti, i bastioni delle mura farnesiane.E' tuttavia di dimensioni minori ed anche per questo contraddice l'assunto stellare della città dell'ultimo PRG. Non c'è nessuno che possa contraddire razionalmente le scelte urbanistiche degli architetti se non gli architetti stessi, più che una categoria, una loggia.
Tornando all'aborto di bastione o scheda comparto 41 scopriamo una destinazione a cui non eravamo preparati e che ci viene illustrata da un commento ad un nostro precedente post. Il commento spiega che "nella scheda 41 del PSC , viene indicato in modo inequivocabile la realizzazione di nuove dotazioni con particolare riferimento alle esigenze di attività di interesse comune di tipo religioso e di svago e riposo e esercizio sportivo. Cioè la classica canonica con campetti e la Chiesa!" E continua l'anonimo precisando che vi "sorgerà una nuova parrocchia".
Noi non siamo così preparati da poter leggere gli elaborati del PSC come il nostro anonimo commentatore che, tuttavia, non dice come e dove verrà autorizzata la "moschea" od il centro islamico di cui tanto si parla.
I fatti di Parigi e l'ondata di fondamentalismo laico complicano ancor più le cose per la "moschea" od il centro islamico, ma le complicazioni fanno parte del quotidiano e vanno affrontate. Auspichiamo quindi che per "trasparenza", come chiede il nostro anonimo, o per onestà politica, si esca da queste ambiguità e che si affronti il problema nei suoi aspetti civili e nelle sedi istiyuzionali. Solo così il Palazzo Comunale può cessare di essere una casa chiusa.