L'universo in cui si vive è ben strano:è sotto l'influsso di nubi tossiche che provocano la trasformazone di qualsiasi morto in zombi (per evitare ciò bisogna staccare la testa dal collo) cosicchè qualsiasi essere vivente deve programmare un funerale apposito,in cui venga seppellita solo la testa in apposite minicasse funebri.
La ZomCom ha inventato e brevettato un collare addomestica zombie che ha riscosso un grande successo tra il pubblico.
Con il collare inibitorio l'uomo domina e lo zombie è utilizzato per le mansioni più umili (ragazzo dei giornali,lattaio,domestico) legate alle sue funzioni cerebrali non particolarmente elaborate e diventa una sorta di status symbol.
La storia è quella di una famiglia in cui entra per la prima volta uno zombie a cui mettono nome Fido: il papà ha una vera e propria fobia per i morti viventi, la mamma ha bisogno di un aiuto in casa ma soprattutto vuole farsi bella con la vicina,
Timmy è un ragazzino tremendamente solo e vessato dai compagni di scuola che bulleggiano.
Fido aiuterà tutti loro.
Metti un giorno di avere uno zombie per amico.
La commedia zombesca è genere frequentato relativamente poco al cinema: qui il riferimento più prossimo è l'irresistibile Shaun of the dead ma con un singolare cambiamento di prospettiva: se nel film inglese gli umani del bus del mattino venivano equiparati a morti viventi, qui i morti viventi sono assoggettati dagli umani in quanto diversi e inferiori.E soprattutto sono resi inoffensivi da quei collari che indossano.
Ma si sa il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e qualcosa andrà storto.
Il paesino di Willard (lo stesso nome del paese in cui era ambientato La notte dei morti viventi, esordio shock di Romero) sembra estratto da una cartolina: strade ordinate, poco traffico, tutti conoscono tutti ( anche troppo bene), giardini puliti con l'erba rasata di fresco, una cittadina della provincia americana presa da una sitcom oppure da film come Pleasantville .
Tutti si sorridono, tutto è lindo e pinto, però pullula di zombie.
La facciata perbenista che nasconde mostri: stavolta veri però e che presto presenteranno il conto alla cassa.
In Fido si ride molto ma lo si fa a denti stretti, amaramente ed essendo una produzione canadese mi viene da pensare che si cerchi di satireggiare sulla società americana basata sul possesso delle armi (da collasso la scena in cui il padre regala a Timmy la sua bella pistola a tamburo con proiettili anche se non ha ancora dodici anni come prescrive la legge ma a suo dire se l'è meritata) e sull'ipocrisia dell'apparire.
Tra Lassie e decine di altre citazioni si resta quasi disorientati in un mondo dominato dalle tinte pastello che mette sullo stesso piano il gore puro ( e crudo) e i sentimenti sparati a raffica ad alzo zero.
Questo film è una vera chicca per gli amanti, un piccolo cult che ha avuto scarsa fortuna al botteghino.
A fronte di un investimento di circa 8 milioni di dollari è rientrato poco più di mezzo milione.
Ma merita di essere visto.
Così , anche solo per allargare la propria prospettiva di film di zombie.
FIdo è sicuramente diverso dagli altri.
( VOTO : 7 + / 10 ) .