ENGLISH – PORTUGUÊS – FRANÇAISE – ESPAÑOL – DEUTSCHE
La Fiera Internazionale dell’Artigianato, di cui vi avevo già parlato qui, è divisa in 3 padiglioni. Il primo è dedicato all’artigianato nazionale (continentale ed isole), il secondo è dedicato all’artigianato del mondo ed il terzo è dedicato alla gastronomia.
PADIGLIONE 1
Mi è piaciuto molto l’allestimento sobrio di questo padiglione, così da dar maggior risalto agli oggetti esposti. Molto interessanti i lavori artigianali in legno, le realizzazioni orafe e i capi di abbigliamento dai nuovi tagli moderni ed anche quelli più tradizionali.
PADIGLIONE 2
Ho fatto un po’ fatica a notare gli oggetti. Appena entrati, sembra di esser catapultati nei caotici souk di Marrakech. Credo abbiano esagerato con gli stand. L’atmosfera è senza dubbio esotica, colorata e divertente, ma si fa fatica a cercare ed apprezzare la mercanzia. Ottimi prezzi per chi vuole portarsi a casa un pezzetto di mondo.
PADIGLIONE 3
Ovviamente, il mio preferito. La prima parte del padiglione (entrando dal padiglione 2 sulla destra per intenderci) è dedicato alle birre artigianati. La Sovina la conoscevo già, quindi mi sono focalizzata sulle altre tre in prova: la Deusa, la Bolina e la Letra. La Deusa mi ha colpito subito per aver dedicato ogni bottiglia ad una Dea. Ogni birra ha il suo stile, dal Belgian Ale, passando al Weiss fino ad arrivare allo Stout. La seconda invece, la Bolina, prodotta ad Azambuja, ha avuto una nascita lenta e travagliata ma il risultato è sorprendente. La terza, la Letra, ogni lettera (dalla A alla F) ha la sua particolarità, ad esempio la A di Weiss è una birra prodotta secondo una ricetta originaria della Baviera, la F è fabbricata con il luppolo che proviene dalla Germania e dall’Unione Europea, donandole un sapore vivace.
Dopo le birre, siamo passati alla degustazione di formaggi e dolci regionali. Da nord a sud per un viaggio virtuale tra i sapori nazionali. Sicuramente il queijo da serra (formaggio della Serra da Estrela) continuerà ad essere il mio preferito, ma devo ammettere che mi hanno sorpreso molto i formaggi di latte di pecora dell’Alentejo. Buona anche la sangria di frutti di bosco di Óbidos e le caipirinha del bancone dedicato al Brasile.
In fondo al padiglione (per chi entra direttamente al 3º è appena si entra dalla porta di vetro) c’è lo spazio ristoranti che partecipano al 2º Festival delle Carni Portoghesi Certificate. Ogni ristorante presenta 6 tipiloge di carne di 6 regioni differenti. Non mangiando carne non posso raccontarvi la mia esperienza, ma almeno lascio a voi un po’ di mistero e curiosità.
Approfitto per ringraziare la Dott.ssa Ana Cristina Costa per la sua gentilezza e disponibilità e la FIL – Feira Internacional de Lisboa per l’invito a partecipare alla FIA.
Guardate il mio reportage fotografico su Instagram o Facebook. Nei prossimi giorni mi troverete alla fiera.
ORARI e PREZZI
dalle 15 alle 24
Area Gastronomica 12:30 – 24
Biglietto 5€ con sconto 2,50€
COME ARRIVARE
Metro linea rossa ORIENTE