Viaggio nel tempo tra luoghi, sapori e rievocazioni storiche 22 e il 23 novembre 2014
Si è svolta il 22 e 23 novembre 2014, presso Ferrara Fiere, la terza edizione di " Usi & Costumi - Viaggio nel tempo tra luoghi, sapori, rievocazioni storiche", la prima grande fiera internazionale, dedicata alla tradizione come strumento al servizio del turismo sostenibile. Una nuova, entusiasmante opportunità di conoscere e approfondire la storia, il patrimonio, le identità locali italiane ed estere.
Emergenze architettoniche, siti storici ed eccellenze ambientali si presentano al pubblico insieme a itinerari ed eventi culturali, festival e Rievocazioni Storiche.
Eventi rievocativi, operatori del settore turistico, musei, istituzioni, artigiani storici, prodotti d' eccellenza dell'enogastronomia italiana, ancora una volta riuniti per promuovere la storia come attraente volano del patrimonio, tangibile e intangibile, italiano.
Un vero e proprio forum dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio tangibile e intangibile europeo, attraverso momenti di incontro tra istituzioni, organizzatori di eventi, operatori culturali e associazioni di Living History.
Il tutto nel centro fieristico della splendida città di Ferrara, città patrimonio UNESCO dell'umanità.
Tra gli appuntamenti, nel ricco programma di esibizioni e incontri che fanno da cornice all'area espositiva vera e propria, si segnala certamente il dibattito. A differenza di tante manifestazioni analoghe la fiera di Ferrara non si concentra su un particolare periodo o accadimento storico, ma si apre a tutte le epoche, dall'arena del Colosseo alla storia di Ferrara - Confronto su tendenze, limiti, potenzialità e aspirazioni del reenacting, proposto da CERS, Estrela e moroventi.com
Tra i protagonisti dell'incontro va segnalato, oltre al Dott. Valentino Nizzo della Soprintendenza Archeologica dell'Emilia Romagna, cui si devono negli ultimi anni diverse sperimentazioni nel campo della rievocazione come strumento per la valorizzazione e la comunicazione storica, anche l'archeologo Daniele Manacorda, professore di Metodologia e tecnica della ricerca archeologica all'Università di Roma Tre, salito in questi giorni agli onori delle cronache per la sua proposta di riportare il Colosseo a com'era fino alla fine dell'800, restituendogli l'arena calpestabile e quindi "privatamente o pubblicamente usabile e usata".
Sostiene infatti Manacorda che "tra il XIX e il XX secolo, l'arena è stata progressivamente scoperchiata, l'invaso del monumento è stato scavato attraverso una complicata sequela di vicende, i suoi sotterranei sono stati messi a nudo: un'infinità di dati archeologici sono andati perduti, ma tanti altri dati - a mano a mano che l' archeologia irrobustiva i suoi metodi - sono stati raccolti, sicché oggi i sotterranei del Colosseo sono una fonte ancora inesaurita di 'racconti'". Inoltre aggiunge, "per definizione un sotterraneo è qualcosa che sta 'sotto terra'; è nato, è stato creato per stare sotto terra: è questa la sua condizione esistenziale. Perché i sotterranei del Colosseo stanno a pancia all'aria sotto il sole e non sono tornati là dove dovevano stare? O meglio: perché non è tornata su di loro quella coltre necessaria e antica dell'arena, appunto, che oltre a dar loro la dovuta protezione, gli avrebbe dato anche quel che adesso gli manca, cioè un senso?". La sua proposta ha sollevato diverse obiezioni, ma non quelle del Ministro per i Beni culturali e il Turismo Dario Franceschini , che su Twitter ha commentato ""L'idea dell'archeologo Manacorda di restituire al Colosseo la sua arena mi piace molto. Basta un po' di coraggio".
L'incontro dibattito è stato moderato dalla giornalista - archeologa Simona Sanchirico, direttrice editoriale del mensile Forma Urbis, media partner della manifestazione.
Tale appuntamento si presenta come la miglior occasione per parlare di questa idea proprio durante la Fiera in cui annualmente si incontrano mondo accademico e settore rievocativo.
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