Fiere della creativita': conferenze “la bellezza del cammino di santiago"

Da Zenzerella
A cura di Padre Giorgio dell’ordine dei Carmelitani di Bolzano e Manuela Rebellato, insegnante di storia dell’arte di Merano "Lo straordinario risiede nel cammino delle persone comuni, quando si va verso un obiettivo, è molto importante prestare attenzione al Cammino. È il Cammino che ci insegna sempre la maniera migliore di arrivare, e ci arricchisce mentre lo percorriamo." (Paulo Coelho, “Il cammino di Santiago”, 1987)
Il Cammino di Santiago di Compostela è legato alla presenza della tomba di S. Giacomoe al suo ritrovamento, che risale al IX secolo. 
Narra la leggenda che 


San Giacomo il Maggiore dopo l'ascesa di Gesù al cielo iniziò la sua opera di evangelizzazione in Spagna, fino alla "fine del mondo"
Terminata la sua opera Giacomo tornò in Palestina dove fu decapitato per ordine di Erode Agrippa.
I suoi discepoli, ne trasportarono il corpo in Spagna (nella regione della Galizia) per seppellirlo in un bosco vicino ad Iria Flavia, il porto romano più importante della zona.
Nei secoli le persecuzioni e le proibizioni di visitare il luogo fanno sì che della tomba dell'apostolo si perdano memoria e tracce. Nell'anno 813 l'eremita Pelagio (Pelayò), preavvertito da un angelo, vide delle strane luci simili a stelle sul monte Liberon, dove esistevano fortificazioni probabilmente di un antico villaggio celtico.
Il vescovo Teodomiro, interessato dallo strano fenomeno, scoprì in quel luogo una tomba, probabilmente di epoca romana, che conteneva i resti del santo.

Per questo motivo si pensa che la parola Compostela derivi da "Campus Stellae" (campo della stella). Le strade francesi e spagnole che compongono l'itinerario sono state dichiarate Patrimonio dell'umanità dall' UNESCO.


"Abbiamo sempre la tendenza a fantasticare sulle cose che non esistono, senza vedere le grandi lezioni che si rivelano ai nostri occhi"
(Paolo Coelho)

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :