FIFA 16 - Cosa vorremmo in… - Rubrica

Creato il 15 maggio 2015 da Intrattenimento

Nuova stagione, nuovo FIFA in lavorazione. Fra le novità ci sarà anche una inedita modalità storia all'interno della Carriera?

Cosa vorremmo in... è una rubrica a cadenza mensile dedicata ai giochi più attesi dal pubblico. Ma rispetto alle tradizionali anteprime, essa tratta l'argomento in maniera più diffusa, immaginando come potrebbe essere un titolo, o come si vorrebbe che fosse, piuttosto di come sarà.
Mentre la stagione calcistica si avvia alla sua naturale conclusione, con le ultime gare di serie A e quelle delle coppe internazionali, in ambito prettamente videoludico la sfida tra le "nemiche" di sempre, Konami ed Electronic Arts, comincia invece a entrare nel vivo. Mai forse come quest'anno le due aziende appaiono agguerrite e pronte a scontrarsi quasi alla pari per far guadagnare alle rispettive produzioni lo scettro di re nel campo delle simulazioni calcistiche. Ancora una volta sarà la compagnia canadese a partire leggermente in vantaggio rispetto alla concorrenza, non fosse altro per i risultati ottimali ottenuti in tutti questi anni, nel tentativo di confermare il suo primato con il nuovo capitolo di FIFA per PlayStation 4, Xbox One, PC e vecchia generazione di console. Il gioco sarà disponibile solo in autunno, anche se è probabile che qualcosa si potrà vedere già questo giugno all'E3 di Los Angeles. Nel frattempo iniziano a circolare le prime informazioni e i primi rumor abbastanza attendibili sull'argomento, e noi abbiamo pensato di raccoglierli e di raccontarveli in questa puntata di Cosa vorremmo in. Un numero speciale perché funge per certi versi in parte anche come anteprima. Contrariamente alla formula che adottiamo di solito per la rubrica infatti, questa volta abbiamo inserito anche alcune informazioni attendibili, e dunque non solo le nostre proposte o i nostri desideri.

twittalo! FIFA 16 continuerà l'opera di rinnovamento della serie o si limiterà a qualche semplice ritocco?

La storia di un campione

Al momento in cui scriviamo la novità più importante di cui si vocifera concretamente nell'ambiente riguarderebbe (il condizionale è d'obbligo in certi casi) una completa rivisitazione della Carriera sia come calciatore virtuale che come allenatore. Pare infatti che la modalità verrà arricchita da una sorta di "storia" che sulla falsariga di quanto avviene nella serie NBA 2K dovrebbe quindi garantire una forte struttura narrativa che darà ampio risalto a quanto avviene sia sul campo che fuori, valorizzando ulteriormente tutti quegli elementi di contorno che però contribuiscono a calare maggiormente il videogiocatore nei panni di un calciatore o di un allenatore. Nel primo caso il videogiocatore avrebbe a che fare con tutti quegli aspetti che ruotano attorno alla vita di un atleta professionista, come per esempio l'interazione con sponsor e tifosi bisognosi di attenzioni, anche sui social network, procuratori alla Mino Raiola pronti a tutto per tentarli e portarli nella loro scuderia strappandoli all'agente con cui si è intrapresa la carriera. E ancora, vivere la rivalità dentro e fuori dallo spogliatoio coi colleghi, avere discussioni con l'allenatore sul perché è avvenuta una certa esclusione da un match clou o per la decisione di quest'ultimo di metterlo fuori rosa, e via discorrendo. Nel secondo caso, quello cioè in cui si vivrebbe la modalità nei panni di un allenatore, assieme al lato finanziario e tecnico, diventerebbe ancora più importante rispetto a quanto visto in passato monitorare il morale dei propri atleti, far sentire la propria presenza sui media, scegliere bene le risposte da dare nelle conferenze stampa, fare attenzione alle pressioni e alle aspettative che arrivano dalla proprietà o dallo spogliatoio attraverso l'implementazione di scene apposite. Per quanto concerne il gioco vero e proprio sappiamo invece davvero poco o niente, se non che Electronic Arts sta lavorando per confermare l'ottima reattività dei giocatori, la fluidità dei loro movimenti e di conseguenza il numero di animazioni che li coinvolgeranno, per garantire una libertà di controllo degli atleti virtuali sempre più totale, cercando di soddisfare il sogno che una buona parte degli amanti delle simulazioni calcistiche insegue da tempo, e che ha trovato fondamenta reali a partire dalle ultime edizioni di FIFA, anche old-gen. FIFA 15 - Videorecensione

Dinamismo e reattività

La nostra speranza è che gli sviluppatori continuino a limare i difetti passati, affinando al contempo quelle meccaniche collaudate che hanno portato la serie a diventare il punto di riferimento per molti appassionati di calcio: movimento a 360 gradi, completa incidenza su tiri e passaggi, estrema reattività dei calciatori, intelligenza artificiale evoluta, soprattutto quella emotiva, per far sì che gli atleti reagiscano sempre più credibilmente in base al contesto e all'andamento della partita, e nella partecipazione al gioco dell'intero collettivo. Un occhio di riguardo anche per il sistema che gestisce la fisica generale, per far risaltare meglio la diversa fisicità dei calciatori sia nel modo di muoversi che in quello di agire nei contrasti, e rendere quindi più umani anche quei campionissimi come Cristiano Ronaldo, che nel gioco sembrano però degli alieni impossibili da marcare. Tutti concetti importanti che sono stati migliorati col tempo, ma che sono ancora perfezionabili e che, soprattutto sulle console di nuova generazione, potrebbero raggiungere il loro apice in FIFA 16. Nell'ottica di rendere estremamente credibile la sua simulazione calcistica, Electronic Arts potrebbe con questi ritocchi (anche se non lo ammetterà mai neanche sotto tortura, non per niente la sua esistenza è sempre stata negata dagli sviluppatori) a rendere nullo per le sorti di un match o di un torneo il cosiddetto momentum, il quale anche se in forma meno invasiva rispetto ai suoi predecessori, era presente pure in FIFA 15. Per quei pochi che ancora non lo conoscessero ricordiamo che si tratta, a detta di molti appassionati, di un insieme di script che si "attivano" in alcuni momenti topici del gioco: per esempio mentre si sta vincendo una partita importante può capitare che improvvisamente gli schemi adottati, le strategie e le abilità tecniche dei calciatori usati sembrino non avere alcuna valenza. Questi ultimi, presi da improvvisa demenza senile, iniziano a essere poco reattivi al punto da sbagliare uno stop elementare, andare a vuoto in un intervento o fallire i passaggi e i tiri, anche quelli più semplici da effettuare. Viceversa gli avversari diventano un micidiale mix fra il Bayern Monaco, il Barcellona e il Real Madrid, mostrando una condizione fisica spaventosa, un sistema di passaggi quasi perfetto e una particolare abilità tecnica, specie nelle giocate sottoporta o fra i pali, da lasciare esterrefatti considerando i parametri tecnici di chi le esegue. Cambiamenti si attendono anche per la già ottima telecronaca di Pierluigi Pardo. In particolare è auspicabile (e voci di corridoio attendibili sembrano tra l'altro confermare questa speranza) un incremento del numero di frasi pronunciate durante la gara dal famoso telecronista Mediaset, in maniera tale da garantire una certa varietà nei commenti ed evitare quindi fastidiose ripetizioni. Qualche linea di dialogo in più con Luca Marchigiani e l'inviato a bordo campo farebbero bene al comparto audio, insieme a migliori introduzioni alle sfide più lunghe, coinvolgenti, nonché meglio correlate agli eventi a cui i videogiocatori parteciperanno. Sul fronte tecnico ci auguriamo che Electronic Arts punti ancora a raggiungere dei risultati che portino FIFA 16 a sembrare visivamente una vera produzione televisiva, con un uso attento delle fonti d'illuminazione, soprattutto nelle partite in notturna, delle scenette di intermezzo dopo un gol sbagliato o un fallo cattivo, una certa cura per la regia e per i volti dei calciatori più famosi. Insomma, anche se è ancora prestissimo per capire se il nuovo episodio della saga sarà in grado o meno di rivoluzionare il genere o se, come ampiamente ipotizzabile, si "limiterà" invece ad affinare certe meccaniche di gioco mantenendo inalterate le basi solide su cui da qualche anno è costruito il suo gameplay, siamo fiduciosi del fatto che FIFA 16 non deluderà i suoi fan. Almeno se terrà conto come meritano ai loro e ai nostri feedback. Qualcosa di certo, in tal senso, la sapremo probabilmente già a partire dal prossimo E3 di Los Angeles, che come ogni anno Multiplayer.it seguirà dal vivo con i suoi inviati.


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