Si tratta di 50 fotografie selezionate da Erwitt nel suo vastissimo repertorio, che hanno come tema centrale i bambini, coprendo un arco cronologico e un'area geografica molto estesi.
Elliott Erwitt è un esponente di spicco della famosa agenzia fotografica Magnum, celebre in tutto il mondo per i suoi scatti, alcuni dei quali sono diventati vere e proprie icone (ad esempio quello che vedete in questo post, con un piccolo cane a fianco a due paia di gambe, gli stivali di una donna e le zampe di un cane altissimo).
Ho trovato però particolarmente interessante la lettura della biografia del fotografo e le sue riflessioni esposte in forma di citazione a complemento delle foto. In particolare, mi è parso sorprendente che un fotografo di tale statura affermi che nelle sue foto non ci sono significati e messaggi nascosti, recondite ricerche concettuali, sfide visive con lo spettatore o con i soggetti, bensì sono attimi estrapolati dalla realtà e dalla quotidianità di cui il fotografo in qualche modo si mette a servizio.
L'umiltà e al contempo il talento di Erwitt nel realizzare questo miracolo sorprendono per la naturalezza e la semplicità con cui arrivano agli occhi e all'animo dello spettatore.
Probabilmente - anzi sicuramente - ci sono e ci saranno in giro mostre di Erwitt più ambiziose e ricche, ma se volete prendere un primo contatto con il suo mondo vi consiglio di fare un salto a Palazzo Incontro.
Voto: 3/5