Figli che hanno la voglia di cercare chi ha dato il seme della loro nascita: i donatori

Creato il 22 novembre 2010 da Madyur

Ryan è riuscito a contattare sei sorelle e incontrarne tre: Ana, Christina e Nathalie. Troppo complicato il caso del donatore 1058 , che può ingarbugliarsi ancora di più in qualsiasi momento. Basta che un altro ex bambino nato grazie al suo seme si autodenunci nella bacheca del Donor Sibiling Registry , un’anagrafe volontaria e internettiana che da dieci anni riesca a rimettere insieme i pezzi di queste famiglie allargata.

“Ormai non passa quasi giorno senza che qualcuno non trovi il proprio genitore , fratella o sorella genetici” racconta Kramer nel salottino dei suoi uffici a Boulder , in Colorado, da cui gestisce il sito. Cercava una risposta a chi fosse il suo papà. Ne ha trovate 7786 semi pubbliche dai 30000 membri della community. Ci sono i figli che vogliono sapere se nel mondo esistono persone con i loro occhi , lo stesso modo di camminare o ridere.

La storia inizia 22 anni fa. Wendy è sposata da sette anni ma non rimane incinta. Decide di rivolgersi a una clinica di Denver , che si rifornisce dalla Cryobank , la più grande banca della sperma degli Stati Uniti. Funziona e nasce Ryan. Lei è contentissima , lui meno. Si lasciano e lei cresce Ryan da sola. A due anni Ryan chiede “Ma papà dove è?”. Lei improvvisa una lezione semplificata che lo tiene bada per qualche tempo.

A sette anni le domande si intensificano. Tutto quello che lei ha è una scheda del padre: il donatore 1058 nato a Los Angeles nel 1967 , alto 1 metro e 83 con capelli castani, ha studiato ingegneria e due suoi nonni sono morti di cancro. Ha dato il suo seme per soldi, specifica nella scheda. Ryan preferiva che fosse morto. Scrive alla Cryobank alla quale rispondono che il signor X è responsabile di altre 9 nascite.

Nel 2000 Ryan apre un gruppo di discussione su Yahoo per chiunque fosse in una condizione analoga. Nei primi anni lo frequentano solo in 30. Poi Oprah Winfrey lo invita ad un talk show , e la sua popolarità esplode. Wendy interroga un servizio anagrafico online sui nati a Los Angeles il giorno del donatore. Su 251 risultati , in uno rispunta il suo cognome. Chiama tutte le facoltà d’ingegneria della California chiedendo se in quegli anni ci fosse uno studente che si chiamasse così. La risposta fu positiva.

Sono passati sei anni. Ryan è oggi il più giovane ingegnere del Jet Propulsory Laboratory della Nasa. Uno di quelli che scrivono progetti per missioni nello spazio.

Spiega Ryan “Gli scrissi un email in cui chiarivo cosa non volevo: non uno da chiamare babbo, che mi pagasse il college o cui andare alla partita di baseball. MI bastava sapere qualcosa più dell’uomo che mi aveva fatto venire al mondo”. Dopo due giorni si materializzava la risposta “Non so come andremo avanti ma sono fiero di essere il tuo donatore”. Ha una compagna con una figlia, non sua. Ryan voleva sapere tutti i suoi gusti. Dopo qualche mese l’invito.

Ha rivissuto quel giorno in moviola centinaia di volte. Gesti che ricordano qualcosa. Dopo qualche tempo sul forum spunta una sorella. Si chiama Ana ed è nata tre anni fa dopo di lui a New York. Si incontrano con le rispettive famiglie, si stanno simpatici. A maggio scorso riunione a casa di Wendy in Colorado , per festeggiare i compleanni , dato che sono nati lo stesso giorno.

Poi sarà la volta di Christina e Nathalie , sorelle a loro, che vivono a Boston. Su un sito si manifesta anche un’altra mamma 1058. Quando il ragazzo scrive , lei dice che si chiama signora Kramer e la intimava di non provare a contattarla in seguito perché le sue due bambine non sanno della donazione e non dovevano mai saperlo.

Sei su nove sono state identificate. Ma potrebbero essere di più, solo il 40% delle donne comunica alla Cryobank la nascita di bambini. Wendy e Ryan rivolgono accuse all’azienda di tre miliardi di dollari che non collabora. Vorrebbero più trasparenza , ma se un donatore sviluppa gravi malattie potrebbero portare a cause legali infinite. Niente donatori anonimi.

La mamma di Ryan si è licenziata per occuparsi del sito a tempo pieno. “Ogni giorno vengo al corrente di storie incredibili. Come quella della tredicenne cui muore la madre e la cui zia fa appello per cercare il donatore : dopo poche ore trovano anche la mamma di lui , che si offre come nonna. Il tabellone dei record dice per ora 25 da un unico donatore.


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