Improvvisati brigatisti decidono di fare qualcosa per cambiare le cose.
Titolo: Figli delle stelle
Cast: Pierfrancesco Favino, Giuseppe Battiston, Fabio Volo, Claudia Pandolfi, Giorgio Tirabassi
Regia: Lucio Pellegrini
Protagonisti: Amici, Criminali, Politici
Materia: Commedia, Rapimento, Politica
Energia: Storie di Vita
Spazio: Italia
Tempo: Anni 80
Uomini qualunque, delusi dalla vita mentre la società è in fermento, decidono di fare qualcosa di ecclatante, rapire un ministroe chiedere un riscatto per risarcire la famiglia di un’amico morto mentre lavorava e per far sentire la loro voce all’opinione pubblica.
La loro organizzazione lacunosa fa acqua sin da subito, il rapimento va secondo i piani peccato che prendono la persona sbagliata, un sottosegretario.
Sognatori e improvvisati brigatisti danno vita a situazioni diveretenti e paradossali che li porteranno incontro all’ovvio destino.
Un film diverso dal panorama solito che il cinema italiano ci propone, ma non basta questo a farne un bel film.
Si avverte un carattere di già visto (vedi Fratelli Coen) e i sentieri narrativi già battuti andavano sviluppati meglio per soddisfare un’attento spettatore.
Se vi accontentate di intonare figli delle stelle di Alan Sorrenti durante il film bene, altrimenti lascia il tempo che trova.
Voto Finale: Insufficiente
Frase del film: “Mi sa che abbiam fatto una cazzata è ?”, “Almeno abbiam fatto qualcosa”