Ho aperto questo blog per praticità, una sera in cui il Grande Esploratore, si trovava ahimè già a Burgas tutto solo in cerca di una sistemazione ideale per tutti e tre. Pensai che il mio solito annuale quadernetto nero, tra pannolini, pappe, blob multicors e moccioletti altalenanti, avrebbe presto fatto una brutta fine e curarlo come ero solita fare negli anni passati mi sembrava una velleità che non avrei potuto permettermi nei mesi a venire.
Certo, due righe, ogni tanto, dovevo pur scriverle…
E allora chiamo la mia amica Giulia che mi consiglia di aprire il blog su wordpress. L’ennesimo illuminante consiglio di Giulia.
Poi il Piccolo Esploratore ha dimostrato di essere uno a posto. Ritmi regolari e costanti; sorridente e autonomo, nel suo piccolo-piccolissimo-cicciotto-cicciottissimo mezzo metro scarso, e allora è accaduto che ho scritto più spesso di quanto avrei immaginato.
Ed è accaduto che ho parlato del blog agli amici, perchè scrivere non mi bastava, avevo bisogno di confrontarmi. Ed alcuni si sono appassionati ed hanno riso, gioito e patito con me, mentre altri, comprensibilmente, se ne sono dimenticati.
Ed è accaduto che persone nuove si siano appassionate a queste storie di tre espatriati gioiosi e malinconici, forti perchè uniti, in questa terra lontana e sconosciuta ai più.
Ed è accaduto che uno dei post più letti ed apprezzati riguardasse proprio la Bulgaria. Questo mi ha resa un pochino orgogliosa di me stessa: io che ero partita col cuore aperto e ricco di entusiasmo, delusa dai primi approcci alla quotidianeità locale, ero riuscita a risalire e ad apprezzare, e a presentare in modo efficace il bello e il diverso che questa terra offre. Una bella rivincita personale, concretizzatasi quando dalla redazione di Radio Capital mi contattarono, dopo aver letto alcuni dei post a tema, per raccontare in radio usi e costumi del Mar Nero.
Per la gioia di molti di voi, poi, devo dire che il post vincitore indiscusso è stato quello in cui racconto in diretta il mio tragicomico tribolante approccio alla tata che poi ha gioiosamente tenuto testa al Piccolo Esploratore per un paio di mesi. Potete (ri)leggerlo Qui, se vi capita: è completo, non c’è altro da aggiungere sull’argomento!
Anche la mia piccola rubrica musicale, Radio Monticiana, ha avuto un discreto successo, e questo mi diverte molto. Ed anche il mio conteggio di pannolini pre-partenza ha avuto un discreto seguito… rileggendolo a distanza di tempo, mi sono detta…”certo…tesoro mio…Manco Rain Man..” Ma torniamo ai giorni nostri…
Ora sono in vacanza, mi godo la mia famiglia, gli amici più intimi e la mia città, che sapete, ha una luce tutta sua e sapete quanto ci manca… Roma è così.. chiunque ne ha nostalgia. Anche chi non ha mai potuto visitarla di persona.
Ci prepariamo a partire per l’ultimo step. Tutti e tre, ancora una volta stretti a noi stessi ed aperti all’avventura. Più forti che mai, per altri due mesi di straordinaria vita all’estero.
Di questo duemilaquattordici ormai agli sgoccioli, porterò con me un arricchimento interiore: la leggera e profonda sensazione di aver trovato il nocciolo della mia essenza; una definizione di me stessa che nulla potrà mai cambiare nel tempo. Il punto da cui tutto ha inizio. Roba che Rob Brezney mi fa un baffo. Sorridete pure, ma sono seria. Provateci anche voi. Credo sia questo il primo passo per affrontare bene il futuro.
Ora vi saluto, vi auguro un buon anno nuovo, sereno, più di ogni altra cosa, e lascio in bella mostra il regalino che WordPress ha confezionato per me e che mi piace condividere con voi!
A presto,
la vita è un’estate!
Ecco un estratto:
Una metropolitana a New York trasporta 1 200 persone. Questo blog è stato visto circa 6.300 volte nel 2014. Se fosse una metropolitana di New York, ci vorrebbero circa 5 viaggi per trasportare altrettante persone.
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